
Caustico, ritmato, impietoso: così si presenta “Le nozze dei piccoli borghesi” nella regia di Corrado d’Elia, 15 anni dopo la sua prima versione, di nuovo in scena al Teatro Libero di Milano fino al 31 dicembre.
Uno spettacolo che fa centro, perché indovina e rispetta lo spirito di Bertolt Brecht (in uno dei suoi primi e meno conosciuti lavori) pur travolgendo gli spettatori in un vortice di risate, quasi sempre amare.
Non c’è pietà nella disamina dei tanti vizi e delle poche virtù della piccola borghesia tedesca, riunita attorno ad un tavolo a festeggiare le nozze di una giovane coppia.
Il padre della sposa racconta improbabili barzellette e storie di disgrazie e malattie, la madre dello sposo è alcolizzata e poco lucida, la sorella della sposa flirta piuttosto esplicitamente con un commensale, mentre una delle amiche degli sposi si esibisce in un litigio coniugale e un esuberante invitato seduce la sposa intrattienendo gli invitati con canzoni e storielle volgari.
Man mano che la festa va avanti emergono dissapori e rancori tra i commensali, la coppia scoppia e i mobili, forgiati a mano dall’uomo di casa ed esibiti orgogliosamente, scricchiolano. Il disintegrarsi di sedie, armadi e tavolo è liberatorio: con loro si sgretola la patina di convenzioni e falsità che riveste la piccola borghesia.
Il disegno di regia, solido e compatto, è capace di dare la giusta misura ad ogni componente di questa pièce corale. La comicità è mordace, scivolando talvolta verso il grottesco, in una visione di crudo realismo che guida lo spettacolo.
Se i protagonisti principali, Corrado d’Elia e Monica Faggiani, dimostrano di avere ottimi tempi comici, gli altri non sono da meno, da Mino Manni nei panni del volgare seduttore a Cinzia Spanò, Eliana Bertazzoni e Diana Ceni nel trio di donne che colorano il racconto.
LE NOZZE DEI PICCOLO BORGHESI
di Bertolt Brecht
regia: Corrado d’Elia
con: Corrado d’Elia, Monica Faggiani, Gianni Quillico, Mino Manni, Cinzia Spanò, Gustavo La Volpe, Eliana Bertazzoni, Diana Ceni, Andrea Finizio
assistente alla regia: Andrea Finizio
scene: Fabrizio Palla
luci: Alessandro Tinelli
fonica: Giulio Fassina
foto di scena: Angelo Redaelli
produzione: Teatro Libero
durata: 1h 20′
Visto a Milano, Teatro Libero, il 15 dicembre 2013