Piano piano, ma con pervicacia e tanta volontà di lasciarsi alle spalle un periodo che ha visto scuole e teatri chiusi, il teatro ragazzi italiano sta riprendendo forza e vigore progettando il suo futuro.
Lo sta facendo per mezzo di festival e vetrine, vere colonne portanti del suo sistema distributivo, con la speranza di ricominciare al più presto la programmazione, prima per gli appuntamenti domenicali aperti alle famiglie e poi anche per le scolaresche.
Molte le nuove creazioni in cantiere, debutti dell’anno scorso o spettacoli preparati nei mesi del lockdown, a testimonianza della continua creatività delle compagnie, che non si è mai fermata anche nel progettare spettacoli in digitale, con l’idea poi di non abbandonare subito le funzionalità delle tecnologie usate nel periodo della pandemia, ma di utilizzarle anche in futuro.
Dal 6 al 12 maggio intanto è tornato a Bologna, nonostante le difficoltà dovute al difficile periodo che stiamo vivendo, Visioni di futuro, visioni di teatro…, il festival internazionale di teatro e cultura per la prima infanzia, organizzato dal 2004 da La Baracca-Testoni Ragazzi di Bologna, che avrebbe dovuto tenersi, come consuetudine, a fine febbraio, già l’anno scorso. Complice la svolta tecnologica imposta dal Covid, per la prima volta anche Visioni ha sperimentato la modalità mista, con appuntamenti che si sono svolti sia dal vivo al Teatro Testoni, che online, sulla nuova piattaforma visionifestival.it, appositamente creata per l’evento.
Con 14 spettacoli di 12 compagnie dall’Italia e dall’estero, la manifestazione si è confermata un importante osservatorio sulle arti dal vivo per un pubblico così particolare. Austria, Belgio, Germania, Spagna e Cile sono stati i Paesi rappresentati da sei compagnie straniere, che hanno proposto spettacoli in prima nazionale, affiancate da altrettante compagnie italiane.
Ma non ci sono stati solo spettacoli. Durante le giornate del festival si sono svolte diverse attività rivolte a bambini e insegnanti: performance a sorpresa nei cortili di nidi e scuole dell’infanzia di Bologna, quattro laboratori online dedicati al movimento e alla scoperta del colore, sette laboratori per educatrici, educatori e insegnanti e cinque appuntamenti seminariali su esperienze educative e politiche culturali per l’infanzia.
In occasione del festival è stato presentato un premio dedicato a Valeria Frabetti, direttrice de La Baracca, scomparsa lo scorso agosto, e due libri appena pubblicati: “La Baracca. 45 anni di teatro per bambini e ragazzi. Una scelta di vita, l’invenzione di una professione” di Annapaola Corradi (Edizioni Pendragon) e “Cari genitori… Pensieri disordinati sul teatro per i piccolissimi” di Roberto Frabetti (Fondazione Gualandi Editore).
Ma finito un festival, ecco che se ne apriranno subito altri.
Dal 26 al 30 maggio il circuito del teatro ragazzi si è spostato al Sud per Maggio all’infanzia, la manifestazione diretta da Teresa Ludovico del Teatro Kismet, cominciata 24 anni fa a Gioia del Colle e spostatasi poi tra Bari e Monopoli, organizzata da Fondazione SAT in collaborazione con Teatri di Bari, Italiafestival e EFA – European Festivals Association (nell’ambito del progetto Effe Label).
A Maggio all’infanzia sono andati in scena 16 spettacoli tra cui otto debutti nazionali.
Interessante è stato vedere “Sibylla Tales” di Zaches Teatro, uno spettacolo che avevamo già visto solo attraverso il computer da casa ma che in teatro ha condotto lo spettatore in un’esperienza immersiva, con l’uso di mezzi espressivi artigianali propri della scena e per mezzo delle nuove tecnologie, con proiezioni video integrate allo spazio scenico.
Il festival ha ospitato anche “Casa Nostra” (Hombre Collettivo) di e con Angela Forti, Agata Garbuio, Riccardo Reina, Aron Tewelde, il cui interessante progetto ha vinto l’ultima edizione del Premio Scenario Infanzia, mentre Flavio Albanese – in “Le avventure di Pinocchio – raccontate da lui medesimo” – prodotto dalla Compagnia del Sole ha raccontato in prima persona la vera storia di Pinocchio sulle note della celebre musica che Fiorenzo Carpi scrisse per il film di Comencini.
In queste giornate, concluse ieri, abbiamo assistito anche a momenti di formazione: insegnanti, operatori teatrali e bambini accompagnati dai genitori hanno partecipato ai percorsi di visione guidata della Casa dello Spettatore.
Ora attendiamo i primi di giugno (3-4-5), dove a Castel Fiorentino si vedrà la decima edizione di Teatro tra le generazioni, organizzato dalla Compagnia Giallo Mare Minimal Teatro con 15 nuovi spettacoli, a cui si affiancheranno tre importanti incontri sul rapporto teatro dal vivo e teatro digitale, campo in cui la compagnia empolese è stata antesignana, che potrebbero essere raggruppati in un unico titolo assai significativo che pone l’accento sulle grandi possibilità che possono essere affidate dal teatro alle nuove tecnologie: lo spettatore invisibile (platea d’emergenza o platea possibile?). In questo senso verrà reso un sentito omaggio al compianto Giacomo Verde, vero precursore del mezzo digitale nel teatro ragazzi, con i suoi video-racconti e con l’installazione “O/Maggio O/giugno: a Giacomo!”. Per l’occasione verrà proposto il cult “Boccascena”, spettacolo in presenza e in remoto, teleracconto di Vania Pucci e Renzo Boldrini.
Terminiamo le nostre anticipazioni con due festival lombardi: Segnali (28-29-30 giugno e 1° luglio) e Vimercate Teatro ragazzi Festival (9-10-11 luglio).
Segnali, che si svolge a Milano organizzato dal Teatro del Buratto e Elsinor, con la direzione artistica di Renata Coluccini e Giuditta Mingucci, è uno dei festival più longevi, tenendosi infatti da 31 anni, partito da un’idea della stessa Regione Lombardia che man mano negli anni si è sempre però più defilata.
La manifestazione tra l’altro è stata anticipata il 6 maggio (uno dei giorni in cui il festival si teneva abitualmente prima del Covid) dall’assegnazione via etere degli Eolo Awards, i massimi riconoscimenti dati al settore dalla rivista online Eolo e dal Premio Drammaturgia.
Durante Segnali a Milano, per quattro giorni, si potranno vedere 20 spettacoli tra il Teatro Munari e la Sala Fontana, e verranno presentati due studi nati nell’ambito del progetto di Nonsoloteatro “VOXMOTUS, di voce in voce”, progetto di Fondazione Sipario Toscana ONLUS/ Radio Pollicino/Geometria delle Nuvole “Briciole di Pollicino”.
Anche il Vimercate Teatro Ragazzi Festival è un’iniziativa che si tiene nella cittadina alle porte di Milano da trent’anni, per molto tempo organizzata dalla Cooperativa Tangram, e ora da tre compagnie: Campsirago Residenza, delleAli Teatro e Teatro Invito.
13 compagnie provenienti da tutta Italia, scelte tra una call di più di cento proposte, si sfideranno anche per un premio, che il Comune di Vimercate intende assegnare per la prima volta.
Dunque il teatro ragazzi riparte alla grande, con l’auspicio di rinascere più forte di prima. Tutti noi ce lo auguriamo, perché il teatro per spettatori così speciali è linfa vitale, assolutamente necessaria per la loro crescita cognitiva ed emozionale.