Claudio Longhi è da poco succeduto a Pietro Valenti in qualità di direttore di Emilia Romagna Teatro Fondazione, nominato per il quadriennio 2017 – 2020.
Nato a Bologna nel 1966, Longhi, regista e autore, è professore ordinario di Storia della regia e di Istituzioni di regia all’Università di Bologna. Tra il 2010 e il 2012 ha fatto parte del gruppo di ricerca legato al Progetto Prospero, un progetto teatrale internazionale sostenuto dalla Commissione Cultura dell’Unione Europea fondato su una collaborazione tra ERT e Théâtre Nationale de Bretagne di Rennes (Francia), Théâtre de la Place di Liège (Belgio), Schaubühne am Lehniner Platz di Berlino (Germania), Fundação Centro Cultural de Belém di Lisbona (Portogallo), Tutkivan Teatterityön Keskus di Tampere (Finlandia).
Lo abbiamo incontrato per capire le linee che intende intraprendere nella costruzione del nuovo percorso della fondazione, iniziato con la tre giorni del convegno “TEATRI, abitatori di città” e con lo spettacolo “La classe operaia va in Paradiso”.
Un’occasione per domandargli anche del futuro del Festival Vie e delle nuove creazioni che l’ente intende produrre con l’apporto di registi italiani e stranieri.