Da Danae ad Arianna. Attilio Nicoli Cristiani e Alessandra De Santis, direttori artistici del Teatro delle Moire, escono dal labirinto della pandemia usando il filo della continuità.
Tra gli artisti che sono tornati all’edizione 2021 del Danae Festival appena terminato, Ioannis Mandafounis, danzatore e coreografo svizzero di origine greca.
Il suo “Faded”, in prima nazionale, è drammaturgia del sorriso e coreografia delle piccole cose. In scena con la flautista e performer Antigone Frida e con Natan Bouzy, ex ballerino dell’Opéra di Parigi e del Grand Théâtre de Genève, Mandafounis crea un composito pezzo gioioso in cui la danza è relazione, divertimento e gioco.
Il lavoro abbonda d’immagini e riferimenti esemplari. Ogni passo e movimento, ogni intenzione comunicativa, è ritorno alla tradizione e omaggio al balletto classico.
Bastano un flauto traverso e degli abiti colorati. Bastano i movimenti basilari, il talento, l’immaginazione, la voglia di volare condividendo arte ed emozioni.
Mandafounis, sulla scena nudo o vestito, è centralità del corpo nello spazio, uomo vitruviano, mimesis. Dai suoi ricordi, estratti da una sorta di portfolio artistico, nascono pose spensierate e movimenti plastici che riconducono alla grande leggenda del balletto. Gli sguardi ammiccanti e la complicità tra i performer diventano condivisione che contagia anche il pubblico, diffondendo nella platea dell’Out Off un’aria di festa.
Non c’è solo il palco nella performance, ma anche il dietro le quinte, la fatica e la quotidianità del mestiere d’artista. Nel susseguirsi dei vari quadri, la danza è istinto e impulso vitale. Ogni stento, ogni rinuncia in quest’arte pervasiva che richiede dedizione totale, è ripagato dal piacere di assecondare il talento.
Sfoderare l’istinto. Forgiare il corpo senza ingiuriare il tempo. Ogni età ha le sue peculiarità. I limiti vanno riconosciuti, ma affrontarli senza velleitarismi né arrendevolezza consente di fissare nuovi orizzonti. La danza di Mandafounis animata dalle note di Antigone Frida, strumentista e a sua volta interprete, rappresenta la fine di un percorso, la condiscendenza della volontà al declino del corpo che – inesorabile – s’impossessa di ogni essere vivente.
Il flauto nelle mani di Frida diventa arma. Puntato verso il performer, lo spinge a spogliarsi, mettendo a nudo fragilità e nuove risorse, da cui nascono altre opportunità scenografiche.
A Milano, in questa XXIII edizione del Danae Festival, la presenza di Natan Bouzy è valore aggiunto. Duettano due stili. S’incontrano due danze e due età. Esse trovano armonia e composizione proprio nell’arte e nel rispetto reciproco. È di scena la complicità. Fino all’ultimo inchino e all’abbandono della scena. Senza prendersi troppo sul serio. Trasformando uno sbadiglio in sorriso, lo stupore in coreografia.
Con il suo disarmante candore, con la leggerezza lontana dal sentimentalismo esasperato delle étoile al canto del cigno, “Faded”, è un lavoro onesto e senza pretese che abbraccia l’imperfezione. Sardonico e ilare, esso lascia nel pubblico la freschezza di uno sguardo sornione, tra umorismo, passione e rispetto dell’arte.
FADED
di Ioannis Mandafounis
con Ioannis Mandafounis, Natan Bouzy
strumentista e interprete Antigone Frida
coaching Smaralia Karakosta
drammaturgo Eri Kyrgia
luci David Kretonic
amministrazione, produzione, comunicazione MélanieFréguin produzione Cie Ioannis Mandafounis coproduzione Ville de Vernier – Département culture et communication, Theater Freiburg, Onassis Cultural Cent-er Athens, Steps, Festival de Danse du Pour-cent culturel Migros
col sostegno di Ville de Genève, Canton et République et Canton de Genève, Pro Helvetia fondation suisse pour la culture, Loterie romande
residenze Duncan Dance Research Center (Athènes), Studio du Grütli / ADC (Genève)
ringraziamenti Ecole de danse de Genève – Patrice Delay et Sean Wood, Pauline Huguet
Col sostegno dell’Istituto Svizzero
durata: 45’
applausi del pubblico: 2’
Visto a Milano, Teatro Out Off, il 21 ottobre 2021
Prima nazionale