“C’era una volta, in Svizzera, un vecchio conte che aveva un unico figlio, ma così stupido che non riusciva ad imparare nulla….”.
Inizia così la fiaba dei fratelli Grimm “I tre linguaggi”.
E così Incanti presenta, con la voce di Daniel Lascar, la sua 19^ edizione. Che, appunto, cade nel bicentenario dalla prima edizione delle “Kinder und Hausmärchen” (letteralmente “fiabe per bambini e famiglie”): era infatti il 1812 quando i fratelli Grimm riuscirono a pubblicare il primo volume (il secondo arriverà nel 1815) del loro lungo lavoro di raccolta e rielaborazione delle fiabe della tradizione popolare germanica. Un progetto tanto importante che lo farà diventare il primo libro dichiarato patrimonio culturale mondiale, oltre che uno dei più letti al mondo.
Torino festeggerà quest’anniversario per i prossimi quatto mesi, con una serie di appuntamenti in collaborazione con Incanti, Sottodiciotto Filmfestival e Viewfest.
Ed è allora proprio la sede del Goethe Institut ad ospitare la conferenza stampa di Incanti, una scelta che, come sottolinea la stessa direttrice Jessica Kraatz Magri, non arriva solo per lo splendido panorama su piazza San Carlo, ma proprio per il connubio che quest’anno lega le due realtà.
Il festival di teatro di figura, che si svolgerà dal 17 al 22 ottobre, per la nuova edizione ha quindi scelto di incentrare la sua offerta sulla fiaba.
E dalla collaborazione con il Goethe Institut (attravero il progetto Grimmland) è nato il Progetto Cantiere, che ha l’obiettivo di offrire una prospettiva contemporanea alle fiabe. E’ stato allora chiesto a scrittori italiani e stranieri di riscrivere le fiabe a loro più care (in conferenza “I tre linguaggi” vengono riletti nella stesura che Giuseppe Culicchia ne dà, in una divertente parodia che racconta il nostro corrotto mondo politico), mentre a giovani cineasti è stata chiesta una rilettura video.
In Progetto Cantiere sono state selezionate quattro giovani compagnie (La Turca Cane, Merceria Barbagli, Irene Vecchia, Massimiliano Venturi), che saranno chiamate a presentare dei micro-allestimenti sulle fiabe così rivisitate. Il miglior studio presentato avrà la possibilità di essere sviluppato e concluso tra Torino e Cagliari.
I fratelli Grimm sbarcheranno poi anche su Twitter, moderno strumento di “cultura orale”.
Alberto Jona, direttore artistico di Incanti insieme a Jenaro Meléndrez Chas, ci tiene a sottolineare che il festival è rivolto tendenzialmente ad un pubblico adulto. Il teatro di figura, utilizzando burattini, marionette, pupazzi, ombre, oggetti…, in Italia vive nel fraintendimento di essere un genere per bambini, mentre è un linguaggio teatrale autonomo con tradizioni millenarie. Da qui – visto anche il tema della fiaba scelto quest’anno – l’intenzione di Jona di ribadire che i temi verranno trattati dal punto di vista adulto: e sappiamo bene quanto le fiabe possano essere crude! Insomma, saremo lontani dal mondo di Disney.
Incanti si svolgerà in quattro location diverse: Teatro Gobetti, Casa del Teatro Ragazzi, Cavallerizza Manica Corta e Teatro Perempruner di Grugliasco.
Si inizia il 17 ottobre con il teatro d’ombre balinese di I Wayan Wija, un teatro rituale che, dal grande libro del Mahabharata, racconta le “grandi verità” che uniscono il tragico al quotidiano.
Nella stessa giornata verrà presentato “Lost in the woods”, esito del Progetto Incanti Produce (PIP 2012), che ha visto Kathy & Andrew Kim, fondatori della compagnia inglese Thingumajig Theatre, come direttori ospiti.
Il 18 ottobre a Grugliasco Babelart Theatre con uno spettacolo per le scuole sul mito di Perseo. La sera, alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani, “La gatta Cenerentola” di Oltreilponte teatro, spettacolo vincitore della vetrina Giocateatro 2012: Beppe Rizzo e Fabiana Ricca regalano una versione tratta da “o cunto de li cunti ovvero lo trattenemiento de peccerille” di Giambattista Basile, del lontano 1634.
Il 19 la compagnia neozelandese Wild Theatre presenta “Stonebelly”, spettacolo senza parole che darà vita agli oggetti abbandonati e scartati.
Il 20 ottobre va in scena la produzione di Controluce teatro d’ombre con “lo struzzo e il bue”, omaggio a Cocteau sulla drammaticità della vita quotidiana, con il ritorno di Paola Roman.
La compagnia Thingumajig Theatre porta in scena il 21 lo spettacolo per bambini “Hullaba lulu”, per continuare con la prima italiana di “Worderland”, della compagnia portoghese Teatro de marionetas do Porto, un viaggio dark nel mondo di Alice.
Si chiude, il 22 ottobre, con due appuntamenti alla Cavallerizza Reale: “All about the world” dell’artista visionario e folle Christoph Bochdansky, nella sua riscrittura della Genesi. Alle 21 un finale divertente con lo spettacolo di cabaret “The string of music”, dei greci Antamapantahou.
Inoltre la compagnia sarda Is mascareddas, partner del progetto, sarà presente quasi tutte le sere con “Doni”, dieci minuti tratti da un racconto di Grazia Deledda.
Tra gli eventi collaterali al festival ricordiamo la mostra Immagini di immagini, progetto sulla fotografia del teatro di figura con il giapponese Shin Yamazawa, che aprirà dal 16 novembre fino al 6 gennaio 2012 al Museo Regionale di Scienze Naturali; il workshop di teatro d’ombre a cura di Massimo Arbarello e gli aperitivi e i momenti di incontro alla caffetteria della Casa Teatro Ragazzi e Giovani.
Klp, media partner dell’evento, vi racconterà il festival durante queste giornate.