È assai frequente che, durante i convegni, gli spettatori cadano preda di quello stato flaianesco di torpore. La Giornata di Studi organizzata dal gruppo di ricerca internazionale Q.Theatre, attivo sul fronte delle “theatrical recreations” del “Don Chisciotte” in Europa, ha saputo invece arginare tale rischio, proponendo al proprio uditorio – costituito non soltanto da docenti e addetti ai lavori, ma anche da molti studenti e appassionati – una ricca kermesse di interventi, intrecciando sapientemente punto di vista accademico e testimonianze artistiche.
Oltre alle curatrici del progetto – Iole Scamuzzi dell’Università di Torino, María Fernández Ferreiro dell’Università di Oviedo e Roberta Romoli (responsabile delle Relazione Esterne per la Fondazione TPE) – è intervenuto il trio cattedratico formato da Aldo Ruffinatto (professore emerito e noto cervantista), José Manuel Martín Morán (docente al Piemonte Orientale e attuale presidente della Asociación de Cervantistas) e Veronica Orazi (ordinaria di Letteratura spagnola al Dipartimento di Lingue), che si è occupato del duplice tema del teatro di Cervantes, autore – come si sa – delle “Ocho comedias y ocho entremeses nuevos nunca representados” nonché acerrimo rivale del “monstruo de naturaleza” Lope de Vega, e del teatro in Quijote.
Accanto a loro si sono “esibiti” quegli artisti che, nel corso del tempo, si sono in vario modo avvicinati all’universo dell’“ingenioso hidalgo”, di Dulcinea e del fido Sancho: da Cristiana Daneo con il suo breve atto per marionetta intitolato “Prolegomene al Chisciotte”, passando per l’“Ultimo Chisciotte” del Teatro del Carretto (diretto da Maria Grazia Cipriani e recentemente sul palco lucchese del Teatro del Giglio), fino al “Sueña Quijiano” della coppia Quartucci-Tatò, che ha poi gestito, nei giorni immediatamente successivi, un laboratorio teatrale rivolto agli studenti del professor Armando Petrini (la tappa torinese dei due si è conclusa il 29 novembre con una serata conviviale a Pratici e Vaporosi per festeggiare gli ottant’anni del maestro).
Sono intervenuti durante la giornata Stefano Moretti, Giulia Valenti e Pietro Mussino, artefici di audaci riscritture – tra il musicale e il multimediale – del capolavoro cervantino (co-prodotte da Università e TPE), che andranno in scena nei prossimi mesi. A coordinare i lavori un moderatore d’eccezione, Sergio Ariotti.
Del convegno, tenutosi nelle lussuose stanze del Rettorato dell’Università di Torino lo scorso 26 novembre, abbiamo cercato di proporvi qui di seguito una breve video-restituzione. Giacché “de altos espiritus es apreciar las cosas altas”!