“A Torino, da quando sono grande, ci sono anche i gabbiani”.
A piedi nudi Chiara offre piccoli cioccolatini e altrettanto piccole parole agli spettatori.
Inizia così “Tavola26”, la performance di Cartoline Teatrali, alias Chiara Lombardo e Giulia Menegatti, entrambe laureate in teatro all’università di Torino.
“A Torino le rondini fanno nidi sui balconi delle case di ringhiera”.
A terra si intuisce la città. Città in bianco e nero su cui spiccano chiuse e sparse scatole rosse.
Giulia ci accompagna in un piccolo viaggio alla scoperta di posti che, sorridenti, riconosciamo. Ci sembra di sentirli davvero i rumori di questa città (che Chiara, ai bordi della scena, manda dal portatile), i suoi odori, il suo traffico e il suo verde.
“Tavola26”, performance vincitrice del secondo premio al concorso nazionale I love my city, è un momento di affetto verso una Torino che sentiamo vissuta a colori.
Assisto alla performance per la seconda volta in quindici giorni, e di nuovo ritrovo la mia città attraverso lo svolgersi di quel filo rosso che unisce e crea nuovi spazi e nuove mappe. “Tavola26 è una performance sulla nostra città, sul nostro modo di perderci in essa, sul tentativo di vederla con occhi sempre nuovi”, spiegano le ideatrici.
E il desiderio è che duri di più; ma anzi, a ripensarci è forse il tempo giusto per guardare una foto e pensare che c’è ancora l’occasione di usare i propri occhi.
“Tavola26” è il primo studio sulla città di Cartoline Teatrali; ma Giulia e Chiara sono di nuovo al lavoro, alla ricerca di racconti, di storie forse ancora racchiuse in piccole scatole colorate.
In attesa di un secondo viaggio, la scoperta di un nuovo spazio, ancora riconoscibile, ancora una volta anche mio.
