Wonder woman. Musso, Questa e Cuscunà tra denaro e super poteri

Le tre protagoniste di Wonder woman (photo: Giulia Gattere)
Le tre protagoniste di Wonder woman (photo: Giulia Gattere)

C’è uno spettacolo molto particolare che sta girando per l’Italia, un progetto concepito e portato in scena da tre attrici e autrici che hanno deciso di unirsi insieme per la prima volta per parlare di “donne, denaro e super poteri”: in poche parole di economia, ma al femminile.

Lo spettacolo è “Wonder woman” e le tre interpreti sono Antonella Questa, Giuliana Musso e Marta Cuscunà.

Partendo dall’inchiesta di Silvia Sacchi e Luisa Pronzato le tre attrici esplorano il tema dell’indipendenza economica femminile con le armi del teatro d’indagine e dell’ironia che è loro propria. Un divertente esercizio teatrale nel quale ritroviamo in scena tre attrici comunque assai diverse tra loro.

Giuliana Musso è conosciuta ai più per essere interprete del leggendario “Nati in casa“, in cui protagoniste del monologo erano le levatrici che aiutavano le donne a partorire; nella “Fabbrica dei preti” aveva poi trattato l’orrore dei Seminari negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, e anche con “Sexmachine” in qualche modo emergeva la denuncia sociale, a colpi di risate.

Antonella Questa, anche lei interprete di uno spettacolo (“Stasera ovulo”) che è riuscita a far diventare, nel suo genere, una sorta di ‘cult’, si era poi riconfermata interprete di eccezione in “Vecchia sarai tu”.
Qui affiancano la più giovane Marta Cuscunà, vincitrice del Premio Scenario Ustica 2009 con “E’ bello vivere liberi” e del nostro Last Seen 2012 con “La semplicità ingannata”, narratrice che porta in scena in modo straordinario anche il teatro di figura. Ed è infatti con il solo teatro di figura che ha debuttato il 3 febbraio a Trento con il nuovo lavoro “Sorry, Boys”, terza tappa del progetto  sulle Resistenze femminili. “La semplicità ingannata” sarà invece ospite della rassegna torinese Schegge questo fine settimana, il 20 e 21 febbraio.

Le abbiamo incontrate nel foyer del milanese Teatro dell’Elfo per parlare della peculiarità di “Wonder woman”, ma anche del loro modo di porsi in scena e dei progetti futuri.

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