E’ questo il preambolo necessario dopo aver assistito alla prima nazionale di “AD2012” di inQuanto Teatro, collettivo fiorentino messosi in evidenza nell’edizione del Premio Scenario 2011. Lo spettacolo è il punto di arrivo del progetto “Nil admirari”, percorso di ricerca iniziato lo scorso anno che si è sviluppato attraverso tre studi. In sintesi, come si legge nella presentazione, “AD2012” è un lavoro sul tempo, contro il tempo, fuori dal tempo. E’ una scrittura scenica collettiva costruita “su discrepanze e analogie tra gesti, modelli e discorsi vecchi e nuovi. Una drammaturgia di oggetti e parole con cui delimitare un mondo, per poterlo superare”.
inQuanto Teatro sceglie di giocare molto sul/col testo, fra rime, citazioni appena accennate, giochi di parole e riferimenti a episodi storici e personaggi, accomunati nel recitato da semplici assonanze, cosa che, superata la piacevole sorpresa iniziale, finisce però col divenire ripetitiva.
Anche la scenografia e i costumi, molto curati e dove nulla è lasciato al caso, danno allo spettatore una serie di input che tuttavia, nella visione d’insieme del lavoro, non riescono a trovare una direzione ben precisa, cosa che solo apparentemente non è voluta, mentre in realtà si vorrebbe darla. L’intenzione manifesta di affidarsi al “non senso” attraverso citazioni e mescolamenti di genere (sono presenti anche parti cantate), conditi da numerosi passaggi ironici nelle intenzioni, non sembra essere una scelta riuscita. Molta confusione e troppe pause non consentono di ottenere l’effetto voluto.
In certi quadri si notano somiglianze con i colleghi di Teatro Sotterraneo, e non solo per la comune derivazione geografica, ma il paragone è comunque azzardato. Si dice questo nella speranza che i giovani attori riescano a far emergere una poetica personale, propria, senza rischiare di seguire troppe orme e direzioni, che hanno come effetto quello di creare una sorta di “spaesamento” in chi assiste al lavoro.
Ritornando al discorso iniziale mi chiedo: e se la loro vocazione fosse invece accademica? Perché sforzarsi tanto per cercare di snaturarsi?
AD2012
progetto: nil admirari
uno spettacolo di inQuanto teatro
con: Floor Robert, Giacomo Bogani, Andrea Falcone
e con la partecipazione di Francesco Michele Laterza
testi: Andrea Falcone
progetto musicale: Giacomo Bogani
disegno luci e tecnica: Giulia Broggi
consulenza stilistica: Maria Sole Vannetti
produzione: inQuanto teatro
co-produzione: Operaestate Festival Veneto
in collaborazione: con Kinkaleri, La Piccionaia
durata: 50′
applausi del pubblico: 1′ 05”
Visto a Castiglioncello (LI), Castello Pasquini, il 4 luglio 2012
Inequilibrio festival – prima nazionale