Congotrail di Roberto Caccavo. Dittatura e sogno dal Congo alla Toscana

Roberto Caccavo e Valentino Receputi
Roberto Caccavo e Valentino Receputi
Roberto Caccavo e Valentino Receputi (photo: teatrodellelce.it)

Il Teatrino delle Briciole, giovanissima realtà pratese diretta da Daniele Griggio, merita attenzione in questi tempi di distrazioni, di muri che crollano non a simbolo di libertà ma a testimonianza di un decadimento, di un abbandono che trascura un settore, quello della cultura, che dovrebbe essere la pietra miliare di un lento ma fondamentale percorso di crescita che non si vuole intraprendere.

È qui, in questo piccolo e grazioso spazio rettangolare, che va in scena “Congotrail”, lavoro della compagnia Teatro dell’Elce che vede in scena Roberto Caccavo nei panni di narratore, accompagnato dalle musiche dal vivo eseguite da Valentino Receputi.

La storia di un incontro ai tavoli della mensa universitaria tra uno studente italiano e uno congolese diventa il pretesto per raccontare due infanzie, una che parte da un Sud Italia colorato per approdare a Firenze, e l’altra, drammatica e commovente, che da una violenta dittatura africana giunge nel capoluogo toscano a inseguire il sogno di una laurea in legge.

Caccavo scrive un testo che oscilla tra registri diversi, a tratti divertente e incisivo, evitando di indugiare nel dramma serioso a favore di momenti spassosi, che stemperano la severità della materia e dimostrando capacità nell’affrontarli.
Tuttavia la narrazione manca di un’architettura equilibrata e composta che giunga a bilanciare la quantità di particolari narrati. Si ha la sensazione che il racconto si interrompa proprio nel momento in cui dovrebbe invece dichiarare la propria necessità, rivelare gli incastri, dichiarare un punto di vista. Così come le tre canzoni cantate dal vivo, a sottolineare le tematiche che emergono in scena, non sembrano innestarsi perfettamente con la materia trattata.

Il lavoro nell’insieme è ben confezionato, la varietà di registri narrativi evita la noia e le musiche accompagnano il racconto, lasciando però l’impressione di trovarsi di fronte a un lavoro ancora esile.

CONGOTRAILballata nera semiseria
di Robero Caccavo
con: Roberto Caccavo, Valentino Receputi
canzoni e musiche dal vivo: Valentino Receputi
durata: 54’
applausi del pubblico: 43’’

Visto a Prato, Teatro delle Briciole, il 29 gennaio 2011

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No comments

  1. says: Dario Aggioli

    A me lo spettacolo (visto a La Riunione di Condominio da me) è piaciuto tanto.
    Forse quello che può in alcuni casi (o forse in alcune serate) farlo diventare esile, è la sua delicatezza…

    Ma è dipinto dalle ali di una farfalla che nell’aria pian piano si sgretolano.
    Bravo Roberto!

    Dario

  2. says: Daniele T.

    Sì anche a me è piaciuto molto, ho anche comprato il cd 🙂
    Anzi, devo dire che ad ascoltarlo mi è piaciuto di più, ogni dubbio sulla compattezza dell’architettura d’insieme o sull’organicità dei vari materiali – che forse c’era – si è sciolto nel nulla, come d’altronde quasi sempre capita quando si abbia la pazienza, l’interesse o la possibilità di vedere qualcosa per la seconda volta (un ascolto a casa di un cd audio con tutto l’audio dello spettacolo è in fondo quasi un rivederlo, ma con più calma!).
    E poi le canzoni mi piacciono molto. Il gran Kepì etc. Anzi, avessi 20 anni di meno, o 40 di più, mi iscriverei al fan club di Receputi!!

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