Il 16 settembre 2013, dopo oltre due anni di occupazione del Teatro Valle di Roma, è nata la Fondazione Teatro Valle Bene Comune riconosciuta da un atto notarile. Oggi, mercoledì 18 settembre, alla presenza di una platea gremita di cittadine, cittadini, artisti e operatori, tale Fondazione è stata presentata alla città.
A”raccontarla” Stefano Rodotà, giurista, Fabrizio Gifuni, attore, Fausto Paravidino, attore, regista e drammaturgo, Andrea Baranes, direttore Banca Etica, Silvia Gallerano, attrice vincitrice del Fringe First Award di Edinburgo 2012, Enrica Flores D’Arcais, Head of Business Development and Communications dell’European Cultural Foundation (che ha premiato l’esperienza del Teatro Valle Occupato).
Il patrimonio della Fondazione è molto complesso ed è composto da azionariato (5000 soci fondatori), artisti, e dal know-how politico, artistico e sociale. Questa fondazione si basa su uno statuto che poggia sul principio di partecipazione attiva, decisione collettiva e turnazione delle cariche.
L’esperienza del Teatro Valle va giudicata tenendo in considerazione ciò che sta avvenendo: ovvero l’invenzione di un nuovo modello istituzionale che riconosce il Bene Comune. Rodotà ha tuttavia sottolineato che la fondazione non è l’unico approdo istituzionale possibile di riconoscimento dei beni comuni, perché ogni comunità ha una sua specificità da cui deve partire per trovare un suo modello e “questa è una ricchezza, in una fase in cui stiamo creando i beni comuni”. Lo statuto della Fondazione, ha poi continuato Rodotà, è “un modello impeccabile, di altissimo rigore giuridico”, che legittima e conferisce un dato istituzionale a questa esperienza.
Tuttavia, dietro la nascita della Fondazione Teatro Valle Bene Comune non c’è nulla di concluso e definitivo: bisogna ancora oggi immaginare e costruire insieme la vita della Fondazione Teatro Valle Bene Comune. Questa Fondazione traduce la costante vocazione di apertura e di condivisione nel riconoscimento che il bene comune si basa su il libero accesso, sulla non discriminazione e non esclusione, e sulla partecipazione diretta, sulle decisioni per consenso e sul superamento del concetto di delega.
In questi giorni il Teatro Valle Occupato è stato anche insignito, insieme all’attivista culturale Teodor Celakoski, del Princess Margriet Award della European Cultural Foundation (premio che consiste in una somma di 25.000 euro e che ha visto in passato fra i suoi vincitori anche Jérome Bel, Borka Pavicevic, Stefan Kaegi) con la seguente motivazione:
Il Teatro Valle Occupato riceve il European Cultural Foundation’s Princess Margriet Award per aver trasformato il Teatro Valle in un fertile spazio di partecipazione attiva, dove la produzione e la condivisione della cultura diventano un diritto e una risorsa accessibile a tutti. Nel giugno 2011, un gran numero di artisti e lavoratori dello spettacolo e della cultura riscattano il teatro più vecchio di Roma dal rischio di privatizzazione e lo fanno diventare una piattaforma duratura di empowerment della cittadinanza dove la sperimentazione artistica, il dibattito politico e una ampia comunità si incontrano. Gli occupanti ricevono ora un riconoscimento politico e legale con l’ufficiale costituzione della Fondazione Teatro Valle Bene Comune, la prima fondazione per i beni comuni in Italia. Lo statuto della Fondazione sarà firmato da un notaio e presentato come parte della conferenza stampa del 18 settembre a Roma.
Lo Statuto Partecipato della Fondazione Teatro Valle Bene Comune