Enzimi, catalizzatore dell’estate artistica e teatrale trevigiana

Enzimi

Enzimi“Questa città mi sta stretta, non c’è niente da fare, meglio andarsene”: una lamentela e un desiderio condiviso da giovani e meno giovani di ogni paese, magari alla ricerca di un esodo verso una grande metropoli.
Ma se, per un motivo o per l’altro, nella tua città ci devi rimanere, allora è meglio smettere di piangersi addosso per l’inadeguatezza e l’insufficienza di cose da fare, vedere, ascoltare, e darsi da fare per cambiare effettivamente qualcosa, trovando così una buona motivazione per restare.

Più o meno sotto questa spinta, un anno fa nasce a Treviso la comunità culturale Enzimi. La passione per la ricerca, la sperimentazione e la voglia di realizzare un centro polivalente per lo sviluppo delle arti sceniche fa poi da tam tam e riunisce una ventina di soci attivi e una presenza fissa di pubblico di una sessantina di persone.

Il nome scelto dice tutto: catalizzare dei sistemi artistici, accelerare, facilitare reazioni e partecipazioni, formare un complesso culturale con la volontà di attivare dei progetti non sotto una direzione artistica unica, ma attraverso una partecipazione attiva di professionisti e gente di mondo, creando un palinsesto frutto di decisioni condivise.
Un dialogo attivo, propositivo e produttivo tra artisti e cittadini appassionati, che cercano di scuotere e svecchiare culturalmente la bella e oziosa Treviso, valorizzando la creatività che già c’è, e importando nuove realtà contemporanee per ampliare la vivacità e l’offerta artistica in ambito teatrale, musicale, nelle arti visuali e nella danza.

In effetti sembra che le vecchie mura romane che cingono il centro città assolvano ancora al loro antico compito di tenere fuori ciò che è “estraneo”. Quello che ormai facilmente arriva nel vicino distretto culturale di Venezia, Padova, Bassano del Grappa… fatica ancora a trovare accoglienza nella programmazione culturale di Treviso. Unificare gli sforzi, cercare di pianificare risorse e interventi che vadano a riqualificare la città, non solo per quanto riguarda la programmazione ma anche la formazione, è quello che Enzimi si propone di fare. Un’azione che parte dal basso per creare una rete di coordinamento fra artisti e spettatori, e un network tra artisti del territorio, che spesso non si conoscono, favorendo nuove sinergie  e collaborazioni.
Tirando le somme di questo primo anno di lavoro, si può senz’altro dire  che l’azione catalizzatrice di Enzimi funziona. E’ stato un anno ricco di iniziative e rassegne: est:art, da Zero a Mille, Ascolti ravvicinati, Il Raggio Verde, la partecipazione a ComodaMente e il progetto formativo Arteteca; e tutto questo nonostante una struttura ancora nomade e l’assenteismo da parte delle istituzioni comunali e provinciali: eppure il collettivo ha raggiunto il grande traguardo di chiudere l’anno con un bilancio in pareggio e soprattutto con ancora tanta voglia di continuare.

A conferma del lavoro svolto, Enzimi inaugura il secondo anno sociale con la seconda edizione di est:art, che prende il via domani, venerdì 1° luglio, nella piazza periferica di San Liberale, che già l’anno scorso aveva accolto la rassegna con curiosità ed entusiasmo.
E se nella prima edizione la programmazione era stata un dono degli artisti che appartengono alla comunità e dei simpatizzanti che credono nel progetto, quest’anno la selezione è stata fatta attraverso un vero e proprio bando, favorendo così la presenza di artisti provenienti anche dal circuito nazionale.
La parte spettacolare trevigiana più interessante e vivace si svolgerà quindi fuori dalle mura, in periferia. Cinque venerdì tra luglio e agosto, a cadenza quindicinale, per oltre venti artisti tra teatro, danza, musica e arti visuali, rappresentativi della ricerca contemporanea.
In ogni serata verrà proposto un frammento rappresentativo di ciascun ambito di interesse, estratti o brevi interventi in sé compiuti, per coinvolgere e sollecitare un pubblico differenziato. Tra gli artisti presenti in calendario ci sarà Maurizio Lupinelli con un estratto di “Ella”, le due finaliste del premio Giovane Danza d’Autore, e uno dei gruppi di punta della scena musicale indipendente, Father Murphy. Non mancheranno alcuni validi artisti della zona, fra questi Gianmarco Busetto, il Nextage Dance Theatre e il duo Canzoni con il contrabbasso di Valeria Bruniera.
A parte un piccolo e ben arrivato patrocinio del Comune, per la programmazione Enzimi si affida esclusivamente alla responsabilità del pubblico. Per tutti gli eventi, infatti, non è previsto un biglietto a costo fisso, ma viene lasciato al pubblico la possibilità di riconoscere la dignità del lavoro artistico di ogni serata. Un ingresso responsabile, che vuole sensibilizzare gli spettatori al fatto che ciò che vede sta in piedi solo se c’è il contributo di tutti.

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