Il segreto di Ersiliadanza? È top secret

Ersiliadanza - Top secret
Ersiliadanza - Top secret
Top secret (photo: teatrofondamentanuove.it)

Quattro figure di spalle, due uomini e due donne, tailleur, tacchi alti e mani in tasca, ciondolano nervosamente da un lato all’altro. Sembra commemorino qualcuno. C’è chi si distacca dal gruppo, fuma una sigaretta, conforta l’altro. Una musica “dei bei tempi andati” li accompagna.
Qualche minuto e da quei timidi movimenti, via i tacchi e via le giacche, gambe e braccia si liberano del superfluo sprigionando la loro energia vitale.
“Noi non siamo pietre, non siamo montagne, non siamo nemmeno il grande mare o il vento che si rigenerano o prendono altre forme e sopravvivono nel silenzio. Siamo un povero corpo che si affanna e poi finisce”.
Nasce da questa riflessione la coreografia di Laura Corradi. È proprio di vita che questi corpi vogliono parlare. Ridiamo, piangiamo, stiamo insieme e ci lasciamo. Facciamo questo e tanto altro, affannandoci senza mai fermarci a chiedere cosa lasceremo, e chi si ricorderà di noi. Ma soprattutto: «Dove vanno, poi, le nostre anime?».

Se lo domandano invece Carlotta Plebs, Midori Watanabe, Roberto Costa Augusto e Giuseppe La Regina, i quattro componenti della compagnia Ersiliadanza che, sotto la buona stella della Corradi, mostrano il loro “Top Secret”, spettacolo che ha debuttato la scorsa estate per l’Estate Teatrale Veronese ed ora in scena al Teatro Fondamenta Nuove di Venezia.

Collocandosi nell’ambito del teatro-danza, ciò che vediamo non è solo danza ma parola del corpo, anche narrata con piccole frasi e dialoghi in italiano, francese, giapponese e spagnolo: lingue che diventano universali. Non c’è bisogno di traduzioni, né di complicate decodificazioni che solo chi sa di danza può capire. Tra performer e pubblico c’è un unico filo conduttore, doppio abbastanza da tener tutto legato: la vita, quella semplice e quotidiana.
Questi giovani danzatori non hanno la presunzione di aver capito quale sia il “segreto massimo” della vita, ma sanno che un segreto c’è e forse è proprio, semplicemente, il viverla, tra un brindisi con gli amici e un «corso per imparare a fare forme con il pane», tra il desiderio di «volare sempre più su» e la credenza di non sposarsi se ci si spazza i piedi.

Se è vero che la danza è in continua evoluzione, può dirlo forte la giovane compagnia, dotata di buona tecnica ma calibrata nel non ostentare inutili virtuosismi, spaziando su armoniche e violini tra movimenti tesi e distesi, equilibri e dis-equilibri.
Voce ai corpi e voce alla voce, questi artisti tengono testa anche al parlato. Lascia di stucco Carlotta Plebs (veneziana di origini ma formatasi in Francia) che, alternando danza, mimica facciale e gestuale, cerca il suo Jan proponendo francesismi ironici con punte di cinismo, senza mai mostrare il minimo affanno.

«Si nasce piangendo e intorno tutti sono felici; sarebbe giusto morire col sorriso anche se tutti intorno piangono». Che sia questo il ‘top-secret’?

TOP SECRET
coreografia e regia: Laura Corradi
creato con: Carlotta Plebs, Midori Watanabe, Roberto Costa Augusto, Giuseppe La Regina
musiche originali: Enrico Terragnoli, Fabio Basile
disegno luci e allestimento scenico: Alberta Finocchiaro
costumi: Transit par-such
direzione organizzativa: Augusto Radice
responsabile per l’estero: Claire Lusardi
prodotto in collaborazione con Estate Teatrale Veronese – Comune di Verona, Vignale Danza
e con il sostegno di Ministero per i beni e le attività culturali dipartimento dello spettacolo, Regione del Veneto – Arco, Provincia di Verona
durata: 1h 15’
applausi del pubblico: 2’ 24’’

Visto a Venezia, Teatro Fondamenta Nuove, il 23 gennaio 2010

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