Aia Taumastica è una compagnia che ha sede in un posto insolito, una torre dell’acquedotto dell’800 a Cusano Milanino reinventata a teatro. Il nome unisce all’aia dei polli, un luogo di concretezza e sporco, l’arte di produrre meraviglie.
E’ la definizione migliore anche per questo spettacolo firmato da Massimiliano Cividati che, oltre ad essere l’anima del gruppo insieme a Raffaella Bonivento, è anche insegnante presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano.
In scena cinque giovani attori, tre ragazze e due ragazzi, che accompagnano il pubblico in un percorso sulla rimozione, quel processo di apparente irreversibilità che ognuno è costretto a mettere in atto giornalmente per allontanare dalla coscienza desideri, pensieri e memorie la cui presenza è per il nostro io insostenibile.
Si condisce di tutto ciò “The Void”: dolore, vergogna, violenza, morte vengono rappresentate e buttate nel cassonetto dei rifiuti mentre il suono del passare di un treno ci porta in una nuova dimensione pronta a riesplodere per tornare, appunto, nel nulla.
Tante piccole situazioni intense trovano rappresentazione per essere immediatamente smontate e gettate via in uno scivolare continuo ed inarrestabile. Gli attori si muovono vestiti di grigio in uno spazio neutro che fanno diventare ogni volta un luogo diverso. Ai due lati una fila di sedie bianche, in alto, sostenuti da grucce, una serie di copriabiti. Gli oggetti necessari e il semplice mobilio vengono portati di volta in volta in scena dagli attori stessi.
E’ così che assistiamo alla disperata richiesta di aiuto di una donna che porta al collo un cartello con scritto “morirò tra 4 minuti e 28 secondi” e che incontra, in quell’arco temporale di disperazione, solo persone che non vogliono prendere coscienza della sua tragica fine: un marito non realizzato professionalmente che picchia e violenta la moglie rincasando, una coppia di uomini che non vuole accettare la morte del cane di casa, due assurdi personaggi che finiscono con l’auto nell’acqua di un lago ma sono contentissimi perché hanno seguito con la massima scrupolosità le indicazioni del loro navigatore satellitare. Il tutto volutamente “buttato lì” e rimosso, quasi come se si facesse zapping con il telecomando di un televisore troppo reale.
Si ride dell’assurdità e della tragicità e si piange della comicità in questo spettacolo costruito a tavolino con un gruppo d’interpreti (Claudia Caldarano, Alex Cendron, Alice Redini, Adalgisa Vavassori e Matteo Vitanza) che, si sente, hanno contribuito in maniera profonda a delineare i contorni di cinque figure prigioniere del loro tempo.
Il ritmo serratissimo dei gesti e delle azioni, l’uso misurato e matematico della parola catturano l’attenzione e fanno sì che di quel provocatorio Nulla ci si ricordi, alla fine, proprio tutto.
Il Nulla – The Void
testo e regia: Massimiliano Cividati
con: Claudia Caldarano, Alex Cendron, Alice Redini, Adalgisa Vavassori e Matteo Vitanza
assistente alla regia: Raffaella Bonivento
realizzazione tecnica: Massimo Todini
produzione: Aia Taumastica
con il sostegno della Regione Lombardia PROGETTO NEXT – Oltre il palcoscenico
durata: 1h 10’
applausi del pubblico: 4’ 07’’
Visto a Cusano Milanino (MI), Torre dell’Acquedotto, il 2 marzo 2014