Una tre-giorni fra le arti performative contemporanee, con 40 artisti per otto spettacoli. È il festival Inteatro di Polverigi (AN), giunto quest’anno alla sua XXXIII edizione, che dal 24 al 26 giugno proporrà una full-immersion tra installazioni, performance, musica, danza, formati artistici inediti e sperimentali.
In realtà le tradizionali date estive sono solo il momento ‘clou’ di una macchina produttiva e organizzativa che macina tutto l’anno, tra artisti in residenza, progetti speciali, formazione e anticipazioni.
Anche quest’anno un sottotitolo evocativo detta il ‘must’ del festival, come fosse la linea guida dell’intero anno di lavoro: “Legàmi” è il destino del 2010. È infatti un ideale legame quello che nella filosofia del festival unisce artisti, territorio e pubblico, non solo nell’ottica della condivisione dell’evento artistico, ma inteso anche come costruzione di nuove dinamiche di relazione, dove il pubblico non è un semplice fruitore ma è riposizionato al centro del processo di creazione.
Ghiotto il programma. Infatti, anche se gli spettacoli in cartellone sono solo otto, il menù comprende due prime nazionali (“Antologia dell’Ottimismo” e “Made in Paradise”), un evento appositamente creato (“Non so fare maglie”), un’anteprima (“Non sostare”) e una prima assoluta (“Adamo’s home project”).
Ad aprire il festival domani, 24 giugno, sarà l’“Antologia dell’Ottimismo” di e con Pieter De Buysser e Jacob Wren, un progetto aperto su cosa significhi essere “ottimisti” nel nostro secolo, che nasce e si alimenta con le riflessioni di intellettuali, artisti, giornalisti, politici e scienziati.
Segue, in prima assoluta, il debutto di “Adamo’s home project” di Portage, esperimento che indaga il rapporto dell’uomo con la propria contemporaneità attraverso una serie di incidenti – nel vero senso della parola – tra microesplosioni, cedimenti e crolli.
Sempre il 24, con replica il 26, in scena anche “Made in Paradise”, la performance dello svizzero Yan Duyvendak e dell’egiziano Omar Ghayatt, che vuole raccontare la reciproca scoperta l’uno del mondo dell’altro, nell’ottica però dell’evento unico, perché i due artisti proporranno ogni volta uno spettacolo diverso, come differenti tappe della ricerca.
Il 25 giugno Chiara Frigo, già allieva di Ifa (InteatroFestival Academy) nel 2006, presenterà in anteprima assoluta il suo “Non sostare”, frutto della residenza della performer veronese a Polverigi.
Il 26 giugno invece, è la volta di un evento che col territorio – e chi lo abita – ha un legame esclusivo, che nasce per indagare la connessione tra immagini e gesti della quotidianità con le nostre radici. È “Non so far maglie”, di Ambra Senatore e Ilaria Turba, che nel loro percorso di ricerca hanno coinvolto giovani artisti, tutti partecipanti al corso danzatore/performer Progetto Sipario, alcuni abitanti di Polverigi e, promettono, anche gli spettatori.
E non è tutto. Altri due eventi paralleli animeranno il festival questa settimana.
Sarà possibile giocare con le parole – create o scomposte a seconda del movimento di ogni singolo spettatore – nell’installazione interattiva “Fino a quando ti muovi”, ideata e condotta da Filippo Andreatta di OHT – Office for a Human Theatre.
Tra le vie del paese invece, come visioni improvvise e imprevedibili, il pubblico potrà essere sorpreso dalle apparizioni fantasmagoriche di “Pompa pulveris”, la performance di Un’ottima lettera, gruppo romagnolo-marchigiano proveniente dalle fila della Sociètas Raffaello Sanzio, che invaderà dapprima lo spazio con suggestioni di corpi umani e suoni, per poi lasciare lo sguardo dello spettatore come sospeso nella materializzazione del vuoto.
A chiudere il festival, come da tradizione, sarà un concerto nel parco di Villa Nappi. Protagonisti dell’evento musicale sarà …A Toys Orchestra, apprezzata band italiana di indie rock dal sound potente e romantico insieme, che presenterà l’ultimo album “Midnight Talks”.