Lucia Mascino: il teatro è la mia scelta di vita. Videointervista

Lucia Mascino in "Smarrimento" (ph: Giulia Di Vitantonio)
Lucia Mascino in "Smarrimento" (ph: Giulia Di Vitantonio)

Mentre è sul palco con “Smarrimento”, scritto e diretto da Lucia Calamaro, l’attrice pensa ai progetti futuri. E racconta: “Reagire ai fallimenti è tra gli insegnamenti fondamentali per fare questo mestiere”

Abbiamo incontrato Lucia Mascino in occasione della prima replica del 2023 dello spettacolo “Smarrimento”, in scena al teatro Alfieri di Asti (e stasera al Teatro Dehon di Bologna), in cui è una scrittrice in crisi che non riesce a terminare i suoi romanzi. Ne emerge un “monologo senza quarta parete, quasi un cabaret esistenziale che chiede l’empatia del pubblico”, come ci racconta nell’intervista.

Ci troviamo in sala, spalle alla scena. Approfondiamo con lei alcuni aspetti del mestiere dell’attore, le tante sfaccettature e i tanti modi di esistere non solo sulla scena ma anche di fronte alla macchina da presa per il cinema o la televisione. La varietà di film, fiction ma anche spettacoli di teatro più o meno contemporaneo alle quali l’attrice ha preso parte è davvero un elemento notevole.
Come si passa, ad esempio, da un ruolo brillante per la televisione ad uno totalmente differente per la platea di un teatro?
Abbiamo cercato di parlarne con un’interprete intelligente e prolifica, che si muove con velocità e disinvoltura tra mondi vicini ma lontani nel tentativo, piuttosto ideale e utopico, di fornire qualche “indizio” a chi quella strada vuole percorrerla nella complessità di oggi. 

In cantiere per i prossimi mesi Mascino ha diversi progetti: da portare “Smarrimento” in Francia al teatro con Filippo Timi, dalla ripresa di una nuova stagione de “I delitti del BarLume” a molto altro ancora…

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