Per Lo Sicco e Civilleri fuga in Tandem dalla realtà

Tandem (photo: Andrea Casini)
Tandem (photo: Andrea Casini)
Tandem (photo: Andrea Casini)

Vibrano echi di Pier Vittorio Tondelli e Andrea Pazienza in questo “Tandem”, spettacolo ideato da Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, andato in scena al Teatro Era nell’ultimo fine settimana di marzo.
E’ una storia tutta al femminile, firmata da Elena Stancanelli, densa di domande e riflessioni su quello che avrebbe potuto essere e su come invece è stato, sul disincanto che accompagna il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, quella dei sogni infranti e dell’amara realtà, dura e irremovibile.

Protagoniste due ragazze immerse in un’avventurosa esistenza di “periferia”, sbaragliata da una morte tragica e violenta che ha fracassato d’improvviso la loro amicizia, una morte evocata e affrontata in tutto l’arco del lavoro, che ha interrotto un legame esclusivo e simbiotico, evaporato per sempre.

Tutta la storia si svolge attorno al mezzo a due ruote e due sellini che dà il titolo alla pièce, piantato al centro della scena: vero fulcro dell’azione, macchina scenica efficacissima e sorprendente, sfruttata in tutte le sue sorprendenti possibilità, quasi ci trovassimo di fronte ad una performance. Lo sguardo dello spettatore è ipnotizzato da cotanto dinamismo, e al contempo è chiamato a ricostruire, attraverso lacerti, la drammatica storia.

Il testo – tutto sommato efficace, anche se talvolta inciampa in una sorta di “lessico giovanilistico” un po’ inizi anni ‘90 – ci riporta a qualche decennio fa, come testimoniato in scena dalla presenza delle monete da cento lire. Un’epoca prima dell’euro, quando non c’erano ancora i telefonini, in un mondo di periferia fatto di occupazioni studentesche, fumo, furti, jeans e t-shirt bianche, fughe e ritorni da e nella realtà, manifestate in scena dal pedalare concitato in tandem tra discese, curve insidiose, sbandate, risalite, risate sguaiate e piccole tragedie, paure e sogni incoscienti che si scontrano con una realtà, quella della morte, simbolo di un passaggio all’età adulta dove a soccombere, e per sempre, sono soprattutto i sogni. Non si torna indietro e da quel tandem si scende scaraventati a terra.

In “Tandem” ci sono poche pause, pochi attimi di respiro, in un susseguirsi di azioni concitate e frenetiche, potenti ed esplosive, dove le due protagoniste – Manuela Lo Sicco e Veronica Lucchesi – dimostrano bravura e affiatamento, elemento quest’ultimo determinante per la riuscita del lavoro. Un lavoro potente, che aggredisce il pubblico in tutta la sua forza dirompente e nel suo dinamismo continuo e robusto.
In tutto ciò non si può prescindere da un rimando al teatro di Emma Dante; i due da lì vengono, ma Civilleri-Lo Sicco sembrano aver intrapreso un percorso caratterizzato da una cifra stilistica sempre più propria ed autonoma.

TANDEM
di Elena Stancanelli
con: Manuela Lo Sicco e Veronica Lucchesi
spazio musicale: Davide Livornese
luci: Cristian Zucaro
disegno e costruzione tandem: Mario Petriccione
posa in aria tandem: Stefano Pasquali/La Moto 34 Roma
ideazione e regia: Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco
produzione: Associazione UddU, Centro per la Sperimentazione e Ricerca Teatrale Pontedera

durata: 1h 1′
applausi del pubblico: 2′ 20”

Visto a Pontedera, Teatro Era, il 27 marzo 2015

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