“Tempesta” e “Rivelazione” sono i due lavori dedicati al Giorgione da Anagoor, e presentati, con la partecipazione di Laura Curino, nell’ambito di Prospettiva 2011. Visti a Torino, Cavallerizza Reale, il 25 ottobre 2011
Uno scambio reciproco, alla maniera delle antiche botteghe degli artisti, quello fra Laura Curino e Anagoor: l’esperienza nell’arte della narrazione, patrimonio dell’artista torinese, viene trasmessa con dedizione e rielaborata in questa avventura in cui la Curino si concede “il lusso di lavorare con artisti molto diversi, confrontandosi con uno stile drammaturgico che agisce principalmente per immagini”. L’occasione dell’incontro è offerta dalla vita e dall’opera di un artista tanto fondamentale nella storia dell’arte quanto avvolto da un alone di mistero e interrogativi che ne ampliano smisuratamente il fascino e le potenzialità d’indagine.
“Rivelazione” e “Tempesta”. Un dittico interamente dedicato al Giorgione, pittore libero e controverso, avanguardia intellettuale ed artistica di fine ‘400, originario di Castelfranco Veneto come questa formazione che ne raccoglie e sonda le gesta per tradurle in immaginifico teatrale: “Le fonti sul suo conto sono talmente scarne che non si sa nemmeno con esattezza se sia mai esistito”.
Il primo dei due lavori, nato come studio preparatorio a “Tempesta”, vive egregiamente di vita propria. Un reading a due, supportato in questa occasione dalla presenza e dalla voce di Laura Curino (cofirmataria della drammaturgia), che ha il merito di avvicinare con notevole empatia al clima dell’epoca e al “mito” Giorgione. Sette meditazioni (silenzio, natura umana, desiderio, giustizia, fede, diluvio, tempo) attorno alle quali vengono passate al setaccio altrettante opere di questo artista di valore assoluto di cui i concittadini Anagoor provano a ripercorrerne le tracce facendosi carico di una responsabilità da ricercatori e depositari della memoria.
Un affresco di fine ‘400 ritrae un nord-est all’epoca operoso quanto e più di oggi, con incursioni nel linguaggio e negli usi attraversando alcune delle opere più significative, dalla Pala di Castelfranco ai tre filosofi, con le tre religioni monoteiste a confronto e l’emergere del tema anticristico, da Giuditta e Oloferne alla Venere dormiente.
Giorgione “pittore a 20 anni, enigma per sempre”. Una performance, un reading, che è a tutti gli effetti una lezione sull’arte del Giorgione.
Se “Rivelazione” si traduce in esperienza di parola, “Tempesta” è a tutti gli effetti una creazione unicamente visiva. Un immaginario scenico direttamente estrapolato dall’olio dell’artista veneto per poi essere sottoposto ad una radiografica analisi sui suoi significati (al pari delle vere e proprie analisi radiografiche subite da questa ed altre opere dell’artista, che hanno permesso di effettuare scoperte per certi versi straordinarie e che contribuiscono ad aumentare ulteriormente l’alone di mistero attorno a sé).
Attimo fulmineo, quello del lampo che accompagna la tempesta come della sfuggente apparizione di una consapevolezza o di un’idea, congelata nella raffigurazione artistica del dipinto così come nell’immagine fotografica di scene ad alto impatto estetico messe in atto da Anagoor.
Una tempesta entro cui prende splendidamente vita la Venere dormiente, preludio ad un’imminente rinascita dell’uomo quando, fra le campagne venete (e non solo), sarà finalmente tornata la quiete.
RIVELAZIONE Sette meditazioni intorno a Giorgione
drammaturgia: Laura Curino, Simone Derai, Maria Grazia Tonon
con: Laura Curino e Marco Menegoni
regia: Simone Derai
video: Simone Derai, Moreno Callegari
produzione: Anagoor in coproduzione con Operaestate Festival realizzato per Operaestate Festival Veneto 2009
durata: 61’
TEMPESTA
con: Anna Bragagnolo, Pierantonio Bragagnolo
regia: Simone Derai
studio del movimento: Simone Derai, Anna Bragagnolo
riprese video: Marco Menegoni, Moreno Callegari, Simone Derai
montaggio e regia video: Simone Derai, Marco Menegoni
suono: Marco Menegoni, Simone Derai, Moreno Callegari
canti e voce: Paola Dallan, Marco Menegoni
consulenza storica e iconografica: Professor Silvio D’Amicone
scrittura: Simone Derai, Eloisa Bressan
produzione: Anagoor in coproduzione Centrale Fies, Operaestate Festival e con il sostegno di Regione del Veneto
durata: 40’
applausi del pubblico: 47”
Visti a Torino, Cavallerizza Reale, il 25 ottobre 2011