Un rodato “Romeo e Giulietta. Nati sotto contraria stella” spoglia da ogni sontuosità il Teatro Pergolesi di Jesi per aprire i battenti al teatro giovane. Quattro stagioni all’attivo, per una delicata operazione di riscrittura della celebre storia d’amore shakesperiana ad opera di Leo Muscato, regista e direttore artistico di LeArt’ Teatro.
Muscato sceglie di riproporre la vicenda dei due sfortunati amanti in modo originale, mosso come dal tentativo di ricostruire meta-filologicamente una recita ai tempi del teatro elisabettiano: i veri protagonisti non sono infatti i personaggi immortali di Shakespeare, ma sette attori, sette comici girovaghi, tutti uomini, tutti fuori parte e fuori età che, di volta in volta e con l’ausilio di parrucche, oggetti, costumi, scene e l’immaginazione di chi guarda, offrono al pubblico la dolorosa storia di Giulietta e Romeo, impunemente interpretata da comici trasformisti, specialisti nel teatro di ricerca e in comparsate.
La vita di compagnia, con baruffe, invidie, manie di protagonismo, rivalità e tuttavia la consapevolezza di stare sulla stessa barca, offre pretesti tragicomici irresistibili, mai banali, che nemmeno per un attimo insultano la poesia e la delicatezza dello spettacolo intero, nonostante il destino degli attori sia, come è dichiarato e ribadito sin dalla prima scena, quello di “massacrare” le storie, farle a pezzi per poterle raccontare ancora.
Tutto – dalle scene povere ma curate ai costumi dall’effetto artigianale, passando per musiche e luci – concorre a creare un’atmosfera magica e rarefatta, piena di riferimenti sussurrati al teatro d’ogni tempo: l’ombrellino rosso, le alette di farfalla, la bombetta nera, la mazza di legno, la mantellina bianca, le corna di capelli biondi… Tutto fa pensare che tra i personaggi animati dai sette attori, in scena con l’impermeabile come impiegati che varcano l’ufficio, forse, in un altro tempo, potessero esserci la Winnie di “Giorni Felici”, Titania la regina delle fate, Vladimiro, Estragone, Pulcinella o la regina Gertrude.
Muscato fonda la forza evocativa dello spettacolo su una teatralità semplice ed artigianale: una tendina rialzata può diventare il più efficace dei balconi, così come per trasformare Ruggero Dondi in Giulietta basta mettere tutù e ali di velo ad un “vecchio attorone di una volta”, mentre Romeo (Salvatore Lanolina) risulta romantico ed intenso anche se animato da un ex attore di teatro di ricerca la cui alitosi è il patema dell’intera compagnia.
Particolarmente efficace è l’uso della musica, eseguita dal vivo da uno strepitoso Alessandro Grazian, chitarrista-cantante che la eleva dal rango di suggestione di fondo a protagonista, osando sonorità atipiche in teatro: dal pop alla marcia nuziale, da “Don’t worry be happy” a “Il tempo se ne va”, fino al dissacrante lento de “Il tempo delle mele” eseguito da una Balia-Elvis Presley.
Lo spettacolo dona momenti intensi, esilaranti e commoventi che il pubblico segue con partecipazione, lanciando qua e là ovazioni da stadio come nel migliore teatro elisabettiano.
ROMEO & GIULIETTA. Nati sotto contraria stella
drammaturgia e regia: Leo Muscato
scene e costumi: Maria Carla Ricotti
luci: Alessandro Verazzi
musiche originali: Dario Buccino
con Ruggero Dondi, Salvatore Lanolina, Paolo Bessegato,
Marco Gobetti, Giordano Mancioppi,
Ernesto Mahieux (Riccardo Zinna), Alessandro Grazian
produzione: Leart’ Teatro
durata: 1 h 50′
applausi del pubblico: 2′ 20”
Visto a Jesi (AN), Teatro G.B. Pergolesi, il 21 febbraio 2008
X Stagione Teatro Giovani 2007/2008