SEMINARIO CON ARMANDO PUNZO (ultimi posti!)
Milano, 25 febbraio – 1 marzo 2022
-in presenza-
Vincitore di 6 premi Ubu, Armando Punzo è tra i maggiori artisti della scena italiana contemporanea. Con Utovielab apre un percorso aperto agli attori, dal titolo “Eudemonia”.
Eudemonia
La felicità in quanto fine ultimo assegnato agli uomini e alle loro azioni.
Il ‘900 ci ha lasciati un’eredità a cui vorrei rinunciare. Non voglio assumere su di me nessun debito, fosse anche di riconoscenza intellettuale, verso una visione accreditata che ha posto l’uomo di fronte alla sua solitudine e al baratro di un’esistenza inconoscibile. Con un estremo atto di hybris, voglio affrancarmi da questi legami. Una goccia in un oceano forse, ma propria quella che dà senso al mio lavoro con la Compagnia della Fortezza.
L’uomo è stato raccontato in tutte le forme che sembrano privarlo di un’altra possibilità. Ci si è assuefatti all’idea che non ci sia molto da fare, che tutti i tentativi di far emergere e immaginare altre potenzialità siano solo illusioni. Rischiamo di sentirci persi e svuotati di senso. Ce ne addossiamo facilmente la responsabilità spostando tutto su un piano personale, senza renderci più conto che questo clima culturale ci sta fiaccando, determinando il nostro non agire. È sull’insorgere di questa crepa culturale in noi, capace di assorbire i rivoli di qualsiasi energia vitale volta a guardare oltre il momento storico contingente, che penso si possa agire con il teatro.
La drammaturgia è per me creazione di un altro mondo. È opposizione, contrasto e al tempo stesso pianificazione di una strategia che costruisce demolendo, sostituendo alcune parti inefficaci con altre. È un atto ricreativo. È il bisogno di aprire a nuove possibilità. Non è fuga nella realtà, non è ripetizione dell’esistente. È ricerca della felicità in quanto fine ultimo assegnato agli uomini e alle loro azioni. È con questa convinzione che oltre trent’anni fa ho cominciato a cercare l’origine del teatro in uomini che non lo avessero scelto come linguaggio artistico d’elezione. Volevo trovare la sua pura necessità, il suo manifestarsi in corpi e menti non previsti e preparati a quel compito. Nel teatro si muore a se stessi per rinascere. Questo è per me il suo senso primario, qui risiede la sua vera natura rivoluzionaria. Il teatro come spettacolo segue tali evoluzioni interiori, poiché è necessario tradurle in visioni, forme, ritmi perché diventino materia da condividere.
Con i detenuti-attori della Compagnia della Fortezza ho sviluppato un processo creativo teso a far emergere il teatro come esigenza del singolo e della comunità che vi si è creata intorno. Il lavoro dell’attore, per come lo intendiamo noi, si fonda su uno studio che procede per scarti, deviazioni, associazioni e scomposizioni di parole, suoni e immagini di universi letterari ai quali attingiamo per misurare il nostro percorso, come territori simbolici verso cui tendere o da cui allontanarci. Durante il laboratorio proverò a condividere questa pratica con i partecipanti.
Biografia
Armando Punzo è regista, drammaturgo e attore. Dal 1988 lavora nel Carcere di Volterra, dove ha fondato la Compagnia della Fortezza, prima e più longeva esperienza di lavoro teatrale in un istituto penitenziario, e dal 1996 al 2016 ha diretto il Festival Internazionale VolterraTeatro, intitolando la sua direzione artistica all’idea dei Teatri dell’Impossibile. In trent’anni di lavoro con la Fortezza, composta oggi da circa settanta detenuti-attori, ha messo in scena oltre trenta spettacoli, tra cui Marat-Sade, I Negri, I Pescecani ovvero quel che resta di Bertolt Brecht, Hamlice, Santo Genet, Beatitudo, Naturae, molti dei quali, dopo il debutto in carcere, sono stati ospitati nei maggiori festival e teatri italiani.
Parallelamente, mentre persegue con ostinazione l’obiettivo della realizzazione del primo Teatro Stabile in carcere al mondo, dirige workshop e spettacoli internazionali, focalizzandosi in particolar modo su grandi progetti urbani e installativo-performativi. Tra questi: un’edizione site specific di Hamlice all’Hangar Bicocca di Milano per oltre tremila spettatori; una serie di performance collettive per piazze, cortili, e musei nell’ambito del progetto Mercuzio non vuole morire; l’installazione performativa Paradiso. Voi non sapete la sofferenza dei Santi, andata in scena, ai piedi dell’Ilva, con il coinvolgimento dei cittadini del Quartiere Tamburi di Taranto; L’Opera Segreta. Rovine e resti dell’umanità di Shakespeare, ambientato sulle Scale Mobili S. Lucia di Potenza, con circa cento persone in scena; Le Rovine Circolari, una versione speciale di Beatitudo, all’interno del refrigerante della Centrale Geotermica Enel Nuova di Larderello; Naturae. La valle dell’innocenza, spettacolo site specific per il Padiglione Nervi dell’ex Salina di Stato di Saline di Volterra. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui: sei Premi UBU, la Medaglia del Presidente della Repubblica, il Sigillo d’Ateneo dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro, Premio Carmelo Bene della Rivista lo Straniero, Premio Europa Taormina Arte, Premio per la Cultura Contemporanea della Regione Toscana, Premio Speciale Biglietto d’Oro Agis, Premio Napoli, Premio Scenari Pagani, Premio Nesi, Premio speciale Fiesole, Premio Cercola Partenopea. E’ autore di due volumi autobiografici: È ai vinti che va il suo amore (Clichy 2013) e Un’idea più grande di me.(Luca Sossella 2019). Suoi scritti teorici sono apparsi sulle principali riviste di teatro italiane e straniere.
Orario seminario: 11-17 (con pausa pranzo).
Totale ore seminario: 25.
Spazio: Il Magazzino. Via Desenzano 20. Milano
Modalità di partecipazione al seminario: inviare la propria candidatura a laboratorioutovie@gmail.com
allegando il proprio curriculum e una foto entro il 21 febbraio 2022.
Costo laboratorio: 250 euro.
Per ulteriori info: tel. 338/2963087 o scrivere a laboratorioutovie@gmail.com
Vuoi inserire un comunicato in evidenza? Accedi al modulo