“…sono nato in teatro e non l’ho mai abbandonato, anche nei momenti in cui le sirene del cinema e della televisione mi chiamavano…”.
Abbiamo incontrato Silvio Orlando in occasione dell’ultima replica de “La Scuola”, in scena al Teatro Giacometti di Novi Ligure. Una ripresa che prosegue dall’aprile del 2014, quando Daniele Luchetti decide di riportare a teatro la celebre vicenda di professori e studenti che nel 1995 riscosse grande successo al cinema, conquistando un David di Donatello come miglior film.
Non tutti sanno, però, che “La Scuola” nasce in realtà qualche anno prima come pièce teatrale, con il titolo “Sottobanco”, tratta del romanzo del professore napoletano Domenico Starnone, che aveva voluto raccogliere piccole vicende di vita quotidiana tra le mura scolastiche.
Già nello spettacolo degli anni Novanta il protagonista era Silvio Orlando, così come la regia era dello stesso Luchetti. Il ruolo affidato nella pellicola ad Anna Galiena era invece interpretato da Angela Finocchiaro, mentre oggi è sostenuto da Marina Massironi. Quasi intatto il resto del cast, che ritroviamo sul palco esattamente come nel film, solo con qualche anno di più.
“La Scuola”, che arriverà al Teatro Quirino di Roma dal 29 marzo al 10 aprile, è stata anche uno dei trampolini di lancio che hanno decretato il successo di Silvio Orlando come attore tragicomico che, da lì in poi, ha lavorato senza sosta tra cinema e televisione, conquistandosi negli anni due David di Donatello e due Nastri d’Argento, solo per citarne alcuni.
In mezzo a tutto questo, però, l’attore napoletano si è sempre concesso il “lusso” del teatro come elemento necessario al suo esistere davanti al pubblico, ed è proprio da qui che siamo partiti per questa videointervista.