“Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati”.
Con questa frase, tratta dal libro di Isaia, suor Giuliana Galli – vicepresidente della Compagnia di San Paolo, tra i sostenitori finanziari della rassegna – riassume il programma 2011 di Torino Spiritualità, che si svolgerà dal 29 settembre al 2 ottobre prossimi.
L’oratorio di San Filippo Neri è gremito per una conferenza stampa che si svolge in una calda mattinata di settembre.
Presenze ‘d’obbligo’, oltre ai politici, Luca Beatrice e Antonella Parigi, rispettivamente presidente e direttore del Circolo dei Lettori, e la presidente della Fondazione Teatro Stabile di Torino Evelina Christillin: due realtà con cui da sempre Torino Spiritualità ha stretto un fitto dialogo.
Quest’anno la manifestazione approda alla settima edizione, sette anni di domande a Dio e di domande agli uomini, in un’evoluzione del progetto nato nel 2002 proprio dalla volontà del Teatro Stabile di Torino. L’intento ultimo, cresciuto ed evolutosi col passare degli anni, è essere momento di sollecitazione culturale al fine di sviluppare gusto e comune sentire attorno ad una spiritualità intesa nel senso laico del termine, e quindi non solo legata alle diverse religioni.
“In fine. Vivere sul limite del tempi”. E’ questo il titolo dell’edizione 2011, nato da un parto difficile, come spiegano gli stessi organizzatori.
Le ispirazioni sono arrivate dal decennale dell’11 settembre, dall’avvicinarsi di quel 2012 fonte di mille funeste profezie ma, ancora di più, dal senso di incertezza quotidiana che stiamo vivendo: la sensazione della fine intesa come limite. Quel limite di cui siamo impastati, che ci porta alla ricerca del superamento ma che, il più delle volte, ci ritorna addosso.
Chi siamo? Qual è la nostra vera natura? La risposta sta forse nel vivere fortemente il presente per trasformare limiti ed incertezze in un profonda presenza nell’oggi.
Quattro le sezioni di quest’anno. Le racconta Armando Bonaiuto stretto collaboratore della direttrice.
GENESI E APOCALISSE: appuntamenti che tenderanno alla ricerca di una nuova chiave di lettura delle sacre scritture per ritrovare un rinnovato rapporto uomo/dio. In questa sezione si inserisce l’inaugurazione di Torino Spiritualità il 29 settembre con Enzo Bianchi e Lucilla Giagnoni alle prese con l’Apocalisse.
PROMESSE E PROFEZIE: spinte verso il futuro e gusto dell’enigma accompagneranno i momenti dedicati a questa sezione, dalle profezie religiose a Nostradamus, dal calendario Maya e il 2012 al sufismo.
I TEMPI SONO MATURI: ci si interrogherà sul senso della vita, cercando segnali guardando alle nostre paure, simboliche e reali.
VISIONI DAL QUOTIDIANO: appuntamenti con “scintille di bene”, alla ricerca della magia in ciò che viviamo ogni giorno.
Tanti i personaggi che interverranno: da Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose nonché amatissimo scrittore, allo psichiatra Vittorio Andreoli, da Giulietto Chiesa a Mauro Corona, da Duccio Demetrio, fondatore della Libera Università di Autobiografia di Anghiari, ad Angela Finocchiaro.
Quest’anno Torino Spiritualità presenta anche progetti speciali come la mostra di Giacomo Costa (sua l’immagine della rassegna) ed appuntamenti musicali e teatrali come il concerto al carcere Le Nuove del gruppo SUNN O))) esponenti americani del genere drone doom metal, il reading “Alla fine di un giorno” con Michele Di Mauro e Murcof, e il concerto “Bach: Streetview. L’arte della fuga BWV 1080”.
Segnaliamo anche lo spettacolo del 1° ottobre “E vide che era buono” di e con uno dei maggiori autori per ragazzi italiani, Roberto Piumini: alcuni episodi del libro della Genesi saranno raccontati attraverso le rime di Piumini, per giocare con i colori e l’espressività del linguaggio poetico per l’infanzia e invitare a cogliere il senso, la bellezza e persino l’asprezza della parola di Dio.
Oltre al laboratorio, sempre per bambini, con Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci in collaborazione con Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani: le disavventure di due grotteschi mendicanti, il cieco e lo storpio, diventano l’occasione per ragionare insieme su identità e destino, svolte morali, progettualità, attese. Racconti, domande e giochi teatrali sui cambiamenti, nostri e intorno a noi.
Infine una maratona cinematografica notturna in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema di Torino, un’immersione nell’immaginario catastrofista del B-movie di fantascienza, un viaggio attraverso le fantasie apocalittiche e post apocalittiche che popolano la mente umana. A partire dalle 22 del 1° ottobre per finire verso le 5 della mattina di domenica.