Per Sosta Palmizi arte, Animalie e fantasia

Animalie - Sosta Palmizi
Animalie - Sosta Palmizi
Da sx: Gabriele Mirabassi, Giorgio Rossi e David Riondino (photo: sostapalmizi.it)

Tre maestri, tre grandi nomi appartenenti a mondi specifici ma attigui, si incontrano. Ognuno mette il suo mestiere a disposizione e ne nasce una serata piacevolissima, dove ci si diverte immaginando, dove si ride su trovate argute e stralunate.
Non è tanto la commistione tra suono, voce e corpo a convincere – niente di nuovo o particolarmente ricercato da questo punto di vista – quanto invece la scioltezza nel non essere altro da se stessi, conquista questa maturità di un qualunque fare.

Così l’arte attoriale di David Riondino, la fisicità del padre del teatrodanza italiano Giorgio Rossi e la musicalità del celebre clarinettista Gabriele Mirabassi scorrono l’una sull’altra, si intersecano, giocano a rimpiattino, dando voce e corpo a un giardino zoologico ispirato al “Manuale di zoologia fantastica” di Borges, agli animali fantastici di “Stranalandia” di Stefano Benni e alle creature inventate dal pittore e poeta Toti Scialoja.

I testi, onirico e surreale quello di Borges, ironico e carico di humor quello di Benni, lettura più infantile e ingenua quella delle poesie del pittore e poeta Scialoja, si intersecano perfettamente, creando atmosfere alterne in cui il fantastico diventa o mistero, profondità di abissi a realtà invertite, o metafora piena di ironia del quotidiano.

La danza di Giorgio Rossi segue queste alternanze. Grazie all’uso di materiali particolari l’artista strania il suo corpo dando vita a personaggi originali, figure che rimandano al mondo fantastico evocato: è il ABaoAQu, la creatura fuggevole che vive e si forma solo se qualcuno si avvicina, e si spegne in una forma vaga quando il visitatore si allontana; oppure l’albatros con cappellino piumato e vestito gonfiato in scena, che ballonzola da una parte all’altra del palco con sorriso da damina ingenua stampato sulle labbra; riappare in calzoncini e canotteria rossa per diventare l’Osvaldo, unico indigeno della terra di Stranilandia, che appunto per questo viene preso come metro per tutte le unità di misura.
Ma è anche il bambino dispettoso, chiassoso e confusionario che dà origine alla storia e la conclude: è attraverso i suoi occhi, infatti, che ci viene mostrato questo particolare giardino zoologico quando per la prima volta vi viene condotto. Il bambino può essere chiunque di noi ma forse, in un gioco di rimandi, noi siamo stati questo bambino e ce ne siamo dimenticati. E infatti Giorgio Rossi ci lascia con un invito a spalancare gli occhi e tornare a guardare il mondo con lo sguardo di un fanciullo, in un gesto semplice che viene ripetuto finché il sipario non si chiude.

ANIMALIE

da una idea di Giorgio Rossi
regia: Giorgio Gallione
con: David Riondino, Gabriele Mirabassi, Giorgio Rossi
testi: Jorge Louis Borges, Stefano Benni, Toti Scialoja
produzione: Sosta Palmizi
durata: 1h 15′
applausi del pubblico: 3′

Visto a Recanati, Teatro Persiani, il 17 dicembre 2011

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