Dal 1995 Kinkaleri sviluppa la propria poetica mantenendosi in bilico tra performance sperimentali e installazioni audio-visive.
“Ascesa e caduta”, progetto di Marco Mazzoni, prende spunto dal testo-capolavoro con il quale Brecht consolidò il sodalizio con Kurt Weill alla fine degli anni Venti, “Ascesa e caduta della città di Mahagonny”. Un testo importante che, nel 1930, alla prima a Lipsia, suscitò uno scandalo enorme.
Brecht racconta la società dei consumi portando all’estremo il concetto analizzato. Una città dove tutto è concesso grazie al denaro, elemento che scatenerà un processo consumistico mortale. L’ambientazione è di fantasia ma il contesto è assolutamente applicabile alla nostra società.
Ottanta anni dopo Mazzoni restituisce questo testo rivoluzionario nella forma del ‘one man show’ atipico, dove le vicende prendono vita su di un tavolo. Performer e storia narrata si fondono in un’unica cosa, forse il modo essenziale per poter dire o mostrare Brecht senza la sensazione di consumare surgelati, come giustamente viene indicato nelle note di regia.
Mazzoni riesce nell’intento di prestare la sua voce e la sua mimica ai personaggi-pupazzetti, che il performer muove con maestria sul tavolo da lavoro, dimostrando una notevole qualità vocale. Il risultato conserva pienamente il significato originario, senza adulterarlo minimamente ma aggiungendoci una sana dose di ironia che ben si presta al tipo di spettacolo.
La fine degli atti e il cambio di ambientazione viene segnalato al pubblico tramite didascalie riposte su fogli attaccati al bordo del tavolo, mentre la musica di Kurt Weill viene ricordata di volta in volta dalla voce di Mazzoni (che sicuramente avrà studiato nel dettaglio le famose lotte dei soldatini che ogni ragazzo ha vissuto nella propria infanzia).
“Ascesa e caduta” è un “assolo” sudatissimo (caratteristica ricorrente nelle performance di Kinkaleri!), dove l’attore sinuosamente si sposta da un capo all’altro del tavolo per coinvolgere nell’azione scenica tutte le miniature, tra cui sagome ritagliate e giocattoli a molla. Riesce così a sfruttare al massimo le proprie qualità fisiche, conferendo all’opera significati di assoluta evidenza nel mostrare una serie di sagome manovrate dalla ‘longa manus’ del consumismo.
In luogo dell’enfasi e della rivendicazione politica, la scena dei Kinkaleri offre una parodia ricca di invenzioni, prepotentemente declinate nel gioco proposto da Mazzoni al pubblico romano.
Ascesa e caduta
progetto e realizzazione: Kinkaleri
con: Marco Mazzoni
produzione: Lunatica Festival – Provincia di Massa Carrara, Castello Malaspina di Fosdinovo, Kinkaleri
in collaborazione con: Osservatorio per le Arti Contemporanee, Ente Cassa di Risparmio di Firenze
con il supporto di Xing
Kinkaleri riceve il sostegno di Mibac – Dipartimento spettacolo, SRS Regione Toscana
un ringraziamento particolare a Maria Luisa Pacelli e al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara
durata: 1h 15’
applausi del pubblico : 1’ 22’’
Visto a Roma, MACRO, il 7 settembre 2011
Short Theatre