L’ambientazione dello spettacolo “P.P.P.” (Position Parallèle au Plancher), in scena nell’unica serata del 9 marzo al Forum Meyrin di Meyrin (Svizzera), è fredda, inospitale. Una pioggia ghiacciata cola sul palco, dei grossi congelatori ronzano e blocchi di ghiaccio giacciono per terra.
Philippe Ménard della compagnia Non Nova, unico artista in scena, tenta di giocare e convivere con la scivolosità degli oggetti: palle di ghiaccio che attendono sospese e poi piombano dall’alto, palline più piccole da gustare come un gelato o con cui giocare. Il corpo piano piano deve abituarsi all’ambiente circostante, instabile quanto disagevole; si è costretti a destreggiarsi per mantenere l’equilibrio. E in cerca d’equilibrio è anche l’identità del protagonista: un corpo da uomo che anela a diventare quello di una donna.
Ménard è un giocoliere esperto, per lui quest’arte è una filosofia di vita, una esperienza di conoscenza. Così, stanco di giocare con gli abituali oggetti, l’artista francese ha deciso di misurarsi con il ghiaccio, con cui sta a stretto contatto, durante lo spettacolo, per circa un’ora. Formatosi sotto la guida di Jérôme Thomas, capofila della nuova giocoleria in Francia, Ménard sfida da circa vent’anni la legge di gravità e della pesantezza dei corpi. E con il ghiaccio, simbolo di un universo instabile, è alla ricerca di un nuovo equilibrio.
Le scenografie e le musiche disegnano con efficacia la glacialità del luogo, e l’artista nei momenti di giocoleria dimostra abilità e destrezza. Tuttavia i momenti scenici appaiono troppo scollegati fra loro e labile è il filo delle idee che dovrebbe raccontare qualcosa al pubblico.
Il ghiaccio può essere un espediente interessante, ma il risultato è uno spettacolo che si compiace di sé, senza creare pathos. E il solo Philippe Ménard in scena non riesce a dare complessità al lavoro.
P.P.P.
ideazione ed interpretazione: Philippe Ménard
scenografie: Philippe Ménard, Jean-Luc Beaujault
creazione luci: Robin Decaux
regia luci: Alice Ruest
musiche: Ivan Roussel
costruzione dei robots: Philippe Ragot
produzione: Cie Non Nova – Nantes
durata: 55’
applausi del pubblico: 2’
Visto a Meyrin (Svizzera), Théâtre Forum Meyrin, il 9 marzo 2011