Il Premio Scenario Infanzia 2022 va a “Nunc” di Brat

Nunc (ph: Malì Erotico)
Nunc (ph: Malì Erotico)

A Bologna, con la direzione artistica di Cristina Valenti, la nuova edizione di Scenario Festival con la premiazione degli spettacoli dai “nuovi linguaggi per nuovi spettatori”

Giunge alla nona edizione il Premio Scenario Infanzia, nuovi linguaggi per nuovi spettatori. Il premio, a cadenza biennale, è ormai un punto fermo del circuito teatrale italiano, un’ambita ed accattivante ribalta per le giovani compagnie emergenti che aspirano a farsi conoscere dagli addetti ai lavori.
Trentaquattro i progetti originali pervenuti a concorrere da tutta Italia: opere in divenire, ancora inedite e mai presentate davanti a un qualsivoglia tipo di pubblico. Tutte compagnie emergenti, rigorosamente under 35.
Lo scorso aprile hanno dovuto affrontare la prima tappa di selezione a Cascina, presso la Fondazione Sipario Toscana – La città del teatro. Avevano solo venti minuti per mostrare il proprio progetto in erba, esibendosi per la prima volta davanti a una platea di bambini e adolescenti.

Il delicato compito di selezione è stato affidato all’Osservatorio Critico del premio (composto dalla regista Daniela Nicosia e dall’attore Giuseppe Semeraro) insieme a quattro commissioni, formate da soci dell’associazione Scenario, che hanno tenuto un colloquio con i quindici gruppi semifinalisti. In questa occasione i giovani attori, registi e drammaturghi in gara hanno dovuto raccontarsi, presentando il proprio percorso di ricerca. Solo in dieci sono potuti arrivare alla tappa di selezione finale, che ormai da quattro anni si svolge a Bologna, nel mese di settembre, all’interno di Scenario Festival, ospitato dalla Manifattura delle Arti. Un appuntamento imperdibile per la città, che vive gli ultimi sprazzi del ricco cartellone di Bologna Estate.

Scenario Festival ha coronato la tanto attesa premiazione con quattro giorni di eventi gratuiti, dedicati in primis all’infanzia. Durante il giorno si sono presentati i corti teatrali in competizione e hanno avuto luogo i laboratori, mentre alla sera andavano in scena gli spettacoli vincitori delle precedenti edizioni.
La sapiente direzione artistica di Cristina Valenti, maturata di edizione in edizione, continua ad accrescere il lavoro dell’associazione Scenario, facendo sì che lo spirito di questo importante riconoscimento vada ben oltre alla neofilia. Il premio crea innanzitutto delle preziose occasioni d’incontro tra le nuove generazioni d’artisti e gli addetti ai lavori; accompagna e sostiene il percorso di crescita delle giovani compagnie con un programma di residenze artistiche realizzate dal Centro di Residenza (presso Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino) e da Residenza artistica per i territori (presso il Teatro Due Mondi di Faenza).
Da quest’anno, oltre al premio in denaro di 8.000 euro, si aggiunge un contributo erogato dalla Fondazione Teatro Metastasio (che ha sancito una convenzione triennale con l’associazione Scenario) volto a supportare l’intero iter produttivo dello spettacolo vincitore, ospitandone il debutto nella propria sede a novembre.

Completano la programmazione alcune attività collaterali – ma non per questo marginali – ossia i laboratori e gli osservatori che coinvolgono in maniera diretta bambini, ragazzi e studenti, facendo del festival un terreno fertile per la crescita di un pubblico consapevole e partecipante.

L’Osservatorio critico sul premio Scenario infanzia, nuovamente condotto da Fabio Acca (critico e studioso di arti performative) ha visto la partecipazione di otto studenti dell’Università di Bologna, chiamati ad osservare, ad analizzare e a valutare criticamente i progetti finalisti. Un lavoro certosino e minuzioso, svolto con profonda dedizione, che ha fatto emergere uno sguardo meditativo, lucido e strutturato di una gioventù sensibilmente aperta ai linguaggi dell’arte; altresì capace di una profonda analisi e sintesi.

In parallelo, l’attrice e regista Beatrice Baruffini ha condotto “Nuovi sguardi. Piccolo osservatorio sul Premio Scenario infanzia” dedicato ai giovanissimi. Subito dopo la visione di ogni corto teatrale i piccoli partecipanti (divisi in due gruppi: uno di ventidue bambini, l’altro di sei adolescenti) hanno condiviso le proprie impressioni, intuizioni, sentimenti, stati d’animo, riuscendo così a riflettere sulla capacità del proprio sguardo di approcciarsi al mondo (e al teatro) con acume, schiettezza e semplicità, anche in virtù della freschezza che contraddistingue la loro tenera età.

Infine il laboratorio Straparole, in collaborazione con il Dipartimento educativo del Mambo e “Senza titolo”, ha permesso ai bambini d’immergersi nel vocabolario specifico del teatro, coinvolgendoli nella realizzazione di una micro-installazione sonora, presentata nei giorni del festival.

Queste azioni di audience development hanno permesso al Premio Scenario di contaminarsi e di confrontarsi con la cittadinanza, generando un’esperienza condivisa di notevole profondità umana e culturale.

Si respirava una particolare emozione nel corso di questa edizione, dedicata a Stefano Cipiciani, vicepresidente di associazione Scenario. Da un lato si avvertiva uno slancio di rinnovata eccitazione per il ritorno del premio in presenza, dopo la “clausura” online vissuta durante la pandemia. Al contempo, emergeva l’amarezza per l’assenza di Cipiciani che, per motivi di salute, non ha potuto presenziare all’evento.

La cerimonia di premiazione, abilmente condotta da Cristina Valenti, ha svelato infine l’atteso vincitore del premio: “Nunc” della compagnia Brat (fondata nel 2015 in provincia di Udine), che a fine serata ha presentato nuovamente i venti minuti creati.

Pacchetti di popcorn, adagiati sulle poltrone, accolgono gli spettatori, mentre gli attori attendono nello spazio scenico in penombra. All’accendersi delle luci il pubblico smette di sgranocchiare, attratto dalla visione della scena: un semplice rettangolo di terra. Qui tre creature primitive in cerca di cibo, una zanzara e un fornetto a microonde vivono un’avventura dal sapore mitico, in un tempo futuro indefinito, tra rituali di semina, catastrofi e la scoperta dei resti di una civiltà estinta.

Il lavoro, totalmente privo di testo e indicato per bamini fra i 5 e i 10 anni, tratta il tema della sostenibilità ambientale con originalità, in maniera poetica e divertente, attraverso una drammaturgia visiva e sonora, composta dalle azioni degli attori, dagli eventi acustici eseguiti dal vivo e da stimoli multisensoriali. La ricerca della compagnia, volta a coniugare tradizione e innovazione, opta per un linguaggio diretto, uso di maschere e una corporeità grottesca, dando vita a una teatralità altamente fruibile per un pubblico di tutte le età, a partire dai cinque anni.

La scelta del vincitore ha raccolto il parere unanime delle componenti del premio, dalla giuria, all’osservatorio critico. Beatrice Baruffini ci ha poi svelato che anche i bambini hanno stilato una loro classifica, se pur come gioco, mettendo “Nunc” al primo posto.

La Giuria, presieduta dall’attrice Marta Dalla Via e composta da Bruna Gambarelli, Fabrizio Pallara, Jacopo Mai e Cristina Valenti, ha premiato uno spettacolo che “è una stratificazione di linguaggi messi in campo con consapevolezza da un collettivo affiatato di artisti artigiani che ci interroga sulle conseguenze che le nostre azioni innescano nella storia”.

Ricevono infine una menzione speciale della giuria (le cui motivazioni sono pubblicate nella pagina dell’associazione Scenario): “California under routine” del Collettivo Baladam B-side e “Ninnoli” della compagnia Seppur.

Il tavolo critico sul Premio Scenario infanzia, condotto da Stefano Casi e curato da Raffaella Ilari, regala ai dieci finalisti una restituzione scritta sui propri progetti, con l’intento di aprire un dialogo che possa accompagnare e sostenere le compagnie nelle prossime fasi di ricerca e di creazione.
Rimaniamo dunque in attesa di vedere l’evoluzione e la crescita di tutti questi lavori.

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