Alfonso Santagata sulle tracce di De Filippo

La locandina di

La locandina di La bontà del progetto portato avanti dal Teatro delle Rocce e dal laboratorio Gavorranoidea in questo 2010 merita attenzione per il coraggio e la lungimiranza nell’intento di investire sul territorio e sulle persone, con laboratori e seminari. Fulcro dell’iniziativa – sottolinea la direttrice Alessandra Casini – è la residenza annuale a Gavorrano (GR) della compagnia Katzenmacher, giunta alla seconda tappa.

Dopo la riflessione sul mito e la tragedia greca con lo spettacolo “Degli eroi del tempo” andato in scena a luglio, Alfonso Santagata si confronta con due atti unici di Eduardo De Filippo: “I morti non fanno paura” e “Il cilindro”.

La tematica attorno alla quale ruotano i due lavori è la morte. Santagata affronta il classico con una giusta misura di rispetto e coraggio, rivitalizzando la farsa in scena con invenzioni e trovate che giovano alla riuscita finale.
“I morti non fanno paura” parla della prematura scomparsa di un marito e di tutto l’universo di condomini che si recano in visita alla vedova, portando in scena pezzi di un quotidiano fatto di piccoli egoismi personali.
Ne “Il cilindro”, invece, una donna finge di prostituirsi adescando dalla finestra di casa i malcapitati clienti, che vengono messi in fuga quando scoprono il marito che finge di essere morto sul talamo. Non sempre il piano si rivela efficace ed è in questi casi che compare mastro Agostino con il suo cilindro che, con frasi altisonanti, mette in fuga i poveretti restii ad abbandonare il denaro anticipato. Il dipanarsi delle storie mette in luce tutta la miseria umana dei protagonisti, in lotta per mettere assieme i soldi dell’affitto.

Alfonso Santagata, nella sua regia ricca di spunti e inventiva, rivisita – soprattutto nel primo lavoro – i due atti unici e ben rappresenta il microcosmo di miserie, sotterfugi, espedienti ed egoismi che alterano di continuo il fragile equilibrio di rapporti umani dettati da una sopravvivenza impellente, forte di attori che si dimostrano all’altezza di un compito non facile. Nota di merito a Massimiliano Poli, che si cala in ruoli eterogenei dimostrando una maturità e una poliedricità notevoli. Il pubblico è coinvolto, sottolineando con applausi e risate i passaggi più trascinanti.


REQUIE A L’ANEMA SOJA

due atti unici di Eduardo De Filippo: Il cilindro, I morti non fanno paura
regia: Alfonso Santagata
con: Antonio Alveario, Chiara Di Stefano, Rossana Gay, Johnny Lodi, Massimiliano Poli, Alfonso Santagata
assistente alla regia: Chiara Senesi
direzione tecnica: Francesco Margarolo
durata: 1h 49′
applausi del pubblico: 2′ e 15”
prima nazionale

Visto a Gavorrano (GR), Sala del teatro “EX BAGNETTI”, il 14 ottobre 2010

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