Torinodanza apre in grande. Da Platel alla Carlson è già sold out

Nocturnes di Magui Marin (photo: torinodanzafestival.it)|Aide Memoir è lo spettacolo boicottato dal BDS (photo: torinodanzafestival.it)
Nocturnes di Magui Marin (photo: torinodanzafestival.it)|Aide Memoir è lo spettacolo boicottato dal BDS (photo: torinodanzafestival.it)
Nocturnes di Magui Marin (photo: torinodanzafestival.it)
Nocturnes di Magui Marin (photo: torinodanzafestival.it)

Si è aperto in grande Torinodanza. Dopo il sold out, ieri sera, per Alain Platel con “Tauerbach” (che tornerà poi anche dal 10 al 12 ottobre) è già tutto esaurito anche per l’altra data prevista questa settimana.
Perché a Torino la danza sembra avere ancora un appeal particolare, smuovendo interesse quasi e forse più del teatro contemporaneo. Certo, i nomi “in ballo”, in questo caso, sono davvero notevoli.

In controtendenza è stata invece la conferenza stampa di due giorni fa, tra pochi intimi, forse alla luce del fatto che la più blasonata conferenza stampa si fosse già tenuta a Roma nell’aprile scorso.

Quella torinese si è aperta con l’intervento iniziale del BDS (Movimento di Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni) contro l’occupazione israeliana in Palestina: il movimento chiede l’annullamento degli spettacoli di artisti israeliani previsti a Torinodanza e Settembre Musica.
Senza volerci qui addentrare in problematiche politiche e non solo (nonostante lo stesso Platel ci avesse parlato, nell‘intervista di luglio, in maniera chiara della sua posizione a riguardo), continuiamo a voler credere che l’arte possa essere strumento di pace e dialogo.

Ma torniamo al programma.

Gigi Cristoforetti, direttore artistico di Torinodanza, punta quest’anno su due nomi di livello internazionale come il già citato Platel e Magui Marin. Entrambi gli artisti proporranno due opere, “Tauerbach” (che ha aperto la rassegna ieri sera) e “Coup Fatal” per Platel, “Bit” e “Nocturnes” per la Marin.

Platel è un artista che sa raccontare l’uomo “piccolo” e sofferente che fruga nei rifiuti del mondo (in “Tauerbach”), così come giocare con l’ironia e i luoghi comuni, come in “Coup Fatal”, spettacolo nato in Congo, vera e propria commistione etnica, culturale ma anche di forme d’arte differenti (la musica è qui una componente fondamentale).

Con “Nocturnes” e la nuova creazione “Bit” (il cui titolo è stato svelato solo pochi giorni fa), la grande artista francese Maguy Marin ci offrirà invece il suo curioso e grottesco sguardo femminile sul mondo, quello sguardo divertito che spesso solo le donne sanno avere, ma al contempo uno sguardo politico che determina le sue creazioni.

Accanto a questi due maestri si snoda il resto del programma che, accanto ai temi della contemporaneità, spazia nella ricerca e nel movimento come pura gioia, nell’estetica della bellezza, nello stupore del corpo narratore.

“Incontri” vedrà insieme sabato sera, in prima nazionale, due artiste eccezionali come Carolyn Carlson ed Eva Yerbabuena, per un progetto legato al flamenco. Estremamente diverse una dall’altra nello stile e nella fisicità, le due danzatrici giocano sul gesto della danza andalusa componendo, nella loro diversità, un incontro fatto di corpi che si raccontano.
La serata proporrà due lavori di mezz’ora ciascuno, e proseguirà quindi con “Ay!”, della stessa Yerbabuena.

Ancora commistioni con il flamenco per Barbatas con “Colgota”, in prima nazionale, spettacolo legato alla ritualità religiosa fatto di cerimoniali e oscurità: uomo e cavallo alla ricerca dell’atto divino.

Sarà poi la volta degli australiani Circa Ensemble, con una creazione che è un Best Off tratta dai migliori lavori della compagnia.

Aide Memoir è lo spettacolo boicottato dal BDS (photo: torinodanzafestival.it)
Aide Memoir è lo spettacolo boicottato dal BDS (photo: torinodanzafestival.it)

“Aide Memoire” è invece lo spettacolo contestato dal movimento di boicottaggio ad Israele, un lavoro non recente della compagnia Kibbutz Contemporary Dance.
E’ un racconto della Shoah attraverso il movimento che può diventare emozione, amore, morte, passione.

Di tutt’altra tematica “Plexus”, del coreografo Aurélien Bory, che insieme alla danzatrice Kaori Ito metterà in scena il gioco della bellezza e dell’estetica attraverso effetti speciali che comporranno uno straordinario mondo visionario ed onirico.

In chiusura, il 17 e 18 ottobre, uno sguardo ad Oreinte con “Rhinoceros in love” della National Theatre Company of China.

Ma in programma c’è ancora dell’altro: dal 20 novembre al 22 gennaio Torinodanza proporrà infatti MADE.IT, progetto dedicato a danzatori e coreografi italiani (e piemontesi), che vedrà protagonisti, uno per serata, Enzo Cosimi, Andrea Gallo Rosso, Ambra Senatore, Riccardo Buscarini, Alessandro Sciarroni e Daniele Ninarello.

0 replies on “Torinodanza apre in grande. Da Platel alla Carlson è già sold out”
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *