E’ Andrea De Rosa il nuovo direttore della Fondazione Teatro Piemonte Europa di Torino.
De Rosa ricoprirà l’incarico per tre anni succedendo all’attuale direttore ad interim Fabio Rizzio, che aveva preso l’incarico dopo l’addio di Valter Malosti, a sua volta nuovo direttore di Emilia Romagna Teatro.
Ieri il Consiglio di Amministrazione della Fondazione torinese ha proceduto alla nomina, con parere favorevole di tutti i soci. Lo scorso giugno era uscito l’avviso per la selezione.
“Esprimo i migliori auguri di buon lavoro ad Andrea De Rosa, apprezzato regista del panorama nazionale e internazionale, per questo nuovo percorso all’interno di TPE – ha dichiarato la Presidente Maddalena Bumma – Sono certa contribuirà alla crescita ed alle prospettive di sviluppo e innovazione del nostro Teatro”.
Regista teatrale di prosa e opera lirica, De Rosa (classe 1967) è stato direttore del Teatro Stabile di Napoli dal 2008 al 2011.
Nelle sue produzioni in prosa mostra fin dall’inizio un grande interesse per i personaggi tragici mettendo in scena titoli come “Le Troiane” e “Le Baccanti” di Euripide, “Il decimo anno” da Euripide ed Eschilo, “Elettra” di Hugo von Hofmannsthal, “Maria Stuart” di Friederich Schiller, “Molly Sweeney” di Brian Friel, “La Tempesta” e “Macbeth” di Shakespeare, “Manfred” di Byron, “Fedra” di Seneca.
A questi titoli affianca un lavoro caratterizzato da un più spiccato senso di ricerca teatrale-filosofica: “Encomio di Elena” da Gorgia da Lentini, “Tutto ciò che è grande è nella Tempesta” (su Martin Heidegger), “Studio sul Simposio di Platone”, fino ai più recenti “Autobiografia erotica” di Domenico Starnone, “Giulio Cesare (uccidere il tiranno)” di Fabrizio Sinisi da Shakespeare e “E pecchè, e pecchè e pecchè? Pulcinella in purgatorio” di Linda Dalisi, “Satyricon” di Francesco Piccolo ispirato a Petronio, “Nella solitudine dei campi di cotone” di Bernard-Marie Koltès.
Il suo ultimo spettacolo è “Solaris“, di David Grieg dall’omonimo romanzo di Stanislaw Lem.
Dopo il debutto con “Idomeneo” di Mozart, nell’opera spazia dal Novecento al melodramma ottocentesco fino al primo Novecento di Puccini e Granados.
Con “Fedra” ha vinto nel 2015 il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro (ANCT) per il miglior spettacolo dell’anno. Nel 2021 ha vinto il Premio Hystrio alla regia.