Vittima del Covid, è morto a 66 anni il coreografo brasiliano Ismael Ivo, da un mese ricoverato in un ospedale della sua città natale, San Paulo.
Conosciuto in tutto il mondo anche come performer e danzatore, Ivo è stato co-fondatore dell’Impulstanz di Vienna (nato nel 1984 come International Tanzwochen Festival) e per più di 15 anni ne è stato direttore artistico.
Alla Biennale Danza 2002 aveva presentato con grande successo un assolo dedicato al fotografo Robert Mapplethorpe e, sempre nel 2002, aveva creato con Márcia Haydée uno spettacolo dedicato a Maria Callas. E’ poi stato direttore del settore Danza della Biennale di Venezia dal 2005 al 2011.
“Sin da ragazzo ero animato da una febbre di ricerca, dal bisogno di lavorare su un’ispirazione, cercando di capire un impulso, un nuovo linguaggio. Quando ho iniziato a fare piccoli esperimenti di coreografia in Brasile mi guardavano strano perché non capivano che cosa stessi elaborando. Per fare il coreografo bisogna tenere gli occhi rivolti al futuro. Per diventare una persona creativa devi utilizzare la fantasia e l’ispirazione, ma lavorare fisicamente e tecnicamente e dopo trasformare questo input. La coreografia è un pensiero interiore”.
(Dall’intervista di Giuseppe Distefano per Il Sole 24 Ore, 29 maggio 2007).