Hansel e Gretel. Terre Comuni sul teatro ragazzi

Hansel & Gretel dei Fratelli Merendoni
Hansel & Gretel dei Fratelli Merendoni
Hansel & Gretel dei Fratelli Merendoni
Con felice intuizione di Graziano Melano, direttore della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, dal 1° al 9 aprile, Terres Communes (Terre Comuni) ha sostituito quest’anno il tradizionale festival di teatro ragazzi Giocateatro.

Vetrina di spettacoli realizzati da compagnie della regione Piemonte e della regione Provenza Alpi Costa Azzurra, è stata l’occasione per operatori e organizzatori francesi e italiani di confrontarsi sulle nuove tendenze e ricerche delle arti sceniche per l’infanzia. Terres Communes ha visto connettersi, oltre alla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, il Théâtre de Grasse, il Théâtre Durance a Château-Arnoux e il Théâtre du Briançonnais. Un progetto importante, dunque, che ha unito due regioni transfrontaliere per quattro nuove produzioni, sei città in oltre 100 giorni di creazione artistica, a cui si sono aggiunti numerosi laboratori per le scuole, oltre 50 repliche, un corso di formazione per animatori italiani e francesi, un festival e una tavola rotonda.

Il festival torinese è stata anche l’occasione per vedere il nuovo spettacolo di Alessandro Pisci e Pasquale Buonarota impegnati nell’Hansel e Gretel dei Fratelli Merendoni, l’ultimo tassello del progetto “Favole Filosofiche” prodotto dalla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, che ha inteso  promuovere una “filosofia con i bambini”, per un’educazione al reciproco ascolto fra ragazzi e adulti intorno ai grandi argomenti della vita.

Il progetto si è espresso negli anni scorsi attraverso cinque spettacoli a cui sono stati abbinati  altrettanti diversi elementi filosofici del vivere umano: “La Favola dei Cambiamenti”, “La Favola delle Occasioni”, “La Favola della Bellezza”, “Racconto italiano” e “Il re Pescatore”.
Dopo l’elemento del tempo, che era al centro del “Re Pescatore”, nell’“Hansel e Gretel” dei Fratelli Merendoni il tema trattato è stato quello del vero e del falso.

Per l’occasione è stata creata ad hoc l’epopea (vera? falsa?) dei Fratelli Merendoni, ultimi eredi di un’antica famiglia di burattinai la cui origine rimanda ai favolosi Fratelli Grimm, e che ha attraversato, come certificano diversi documenti (veri ? falsi?) tutte le epoche, arrivando sino a noi.

Sul palco i nostri Merendoni, vecchi e un po’ malconci, misteriosamente escono da un armadio per  riesumare uno dei loro cavalli di battaglia, “La storia di Hansel e Gretel”.
Gli spettatori (veri?) assistono a tutto l’inizio della celebre storia osservandola dall’interno della baracca, dove il pubblico (falso?) è rappresentato da alcuni palloncini; ma ben presto i protagonisti, come nella fiaba, vengono abbandonati dai burattini, e i due fratelli sono costretti loro malgrado, vecchi come sono, a metterla in scena interpretando, loro stessi, Hansel e Gretel.

Nella rappresentazione della celebre fiaba che segue, l’elemento dell’inganno viene sottolineato continuamente: l’inganno del finto amore della matrigna, quello che si cela nel viaggio per raccogliere la legna, nella rassegnazione di Hansel che imbroglia i genitori con i sassolini e le briciole di pane, “la trappola” della benevolenza della strega, la mistificazione degli ossicini a lei mostrati invece della dita del fratellino, per finire con l’inganno perpetrato da Gretel per gettare la vecchia antropofaga nel forno. Insomma, nella fiaba tutti i personaggi fingono, dicono bugie per ingannare qualcuno.  

Di conseguenza, nello spettacolo, Pisci e Buonarota, aiutati nell’impresa da Claudia Martore e dalle  scenografie del fido Lucio Diana, smascherano anche tutti i meccanismi della finzione teatrale, che vengono palesati senza pudore ai ragazzi, mostrando così quale sia la sottile differenza tra finzione e inganno.
Perché del resto non è forse la magia del teatro la più grande finzione inventata dall’uomo? Una finzione  però meravigliosa, e per di più condivisa, che sta tra immaginazione e illusione, arte e mercato. Lo spettacolo indaga tutte queste suggestioni, regalando ai ragazzi in modo originale e fantasioso uno dei “topoi” dell’immaginario fiabesco.

HANSEL & GRETEL
dei Fratelli Merendoni
drammaturgia e regia: Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci
con: Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci e Claudia Martore
collaborazioni artistiche: Compagnie Clandestine (Francia) / CONTROLUCE Teatro d’Ombre (Italia)
traduzione di Denis Fayollat
scenografia: Lucio Diana
costumi: Monica Di Pasqua
creazione luci di Bruno Pochettino
maschere: Francesco Sanseverino
produzione: Fondazione TRG Onlus

Visto a Pinerolo (TO),
Teatro Sociale, il 6 aprile 2014
 

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