Si inaugura oggi a Sesto Fiorentino (FI) Intercity, il festival teatrale che ogni anno viaggia di città in città alla ricerca di nuovi modi di fare, vedere e vivere il teatro.
Non è la prima volta che la curiosità di Intercity punta al Nord Europa, vista l’edizione dedicata alla Svezia di Stoccolma. Ora l’attenzione va alla Norvegia di Jon Fosse e di Ibsen. Nascosta dai ghiacci che spesso la ricoprono, Olso, a differenza di molte altre capitali europee, non è caotica né frenetica e ha, sotto la sua coltre di neve, un cuore teatrale vivo e pulsante.
Scopo e fine primario del festival è aprire una porta su un mondo che sembra così lontano dal nostro e offrire al pubblico italiano un’idea molto concreta della situazione teatrale norvegese. Sui palcoscenici fiorentini si esibiranno infatti per più di un mese (fino al 29 ottobre), le più significative compagnie norvegesi, con produzioni e ‘mise en espace’, film, tavole rotonde e incontri con gli artisti, inaugurando così una nuova comunicazione tra la cultura norvegese e quella italiana, nella speranza che sia un buon punto di partenza per collaborazioni future tra due mondi teatrali così differenti.
Tra gli spettacoli in arrivo spicca uno degli artisti più stimati della scena norvegese, Jo Stromgren, con la sua ultima creazione “The Writer”, che in patria ha suscitato un grande consenso di pubblico. Per la prima volta in Italia ci saranno anche i Verdensteater che, con il loro emozionante “Louder”, hanno appassionato ovunque gli spettatori, a prescindere da lingue e culture. E infine anche una coppia di artisti tra i più stravaganti di Oslo: Vernard Vinge e Ida Muller con la loro stranissima, azzardata e “oltraggiosa” versione di “Casa di Bambola”, che ha provocato non poche polemiche al suo debutto.
Per quanto riguarda la nuova drammaturgia, il festival prosegue nel suo compito di scoperta artistica e presenta, per la prima volta in Italia, “Io sono vento” messo in scena da Runer Hodne, uno tra i più importanti registi norvegesi del momento e appassionato collaboratore di Fosse. Sarà presentato a Sesto Fiorentino anche il testo di Arne Lygre, tra i più interessanti autori norvegesi, “Uomo senza meta” diretto da Jon Tombre.
Alcune delle opere maggiormente significative degli ultimi anni sono poi state selezionate per essere presentate in prima attraverso ‘mises en espace’. Tra queste: “Play Alter Native” di Finn Iunker a cura di Teatro Sotterraneo, “Di più” di Maria Tryti Vennerod a cura di Massimo Bonecchi, “Nel negozio” di Liv Heloe a cura di Silvia Guidi e Monica Bauco, e “Bima e Bramati” di Tord Akerbaek a cura di Stefano Massini.
Tra i fiori all’occhiello di questa 22^ edizione spicca la tavola rotonda che riunirà i rappresentanti delle più importanti istituzioni norvegesi e italiane per affrontare il tema: “Italia Norvegia: fare teatro”.
Non ultime, fra le iniziative collegate al festival, anche una rassegna cinematografica, la mostra dedicata a Ibsen e alle più importanti messe in scena di “Casa di bambola” e una nuova sezione che va ad arricchire la Biblioteca Intecity, un’istituzione unica che mette a disposizione degli operatori e degli studiosi del teatro, degli studenti e di tutti, un fondo di oltre 9.500 testi di teatro e sul teatro.