Kantor artista totale: videoreportage dal Cricot 2

Cricot 2
Cricot 2
Cricot 2 (photo: cracow-life.com)

Chiunque abbia visto anche solo in video “La classe morta” di Tadeusz Kantor, ha in mente quel piccolo scantinato con la volta a botte dove era ambientata la rappresentazione: si può dire tranquillamente che si tratti di uno dei luoghi centrali della storia dell’arte del Novecento.
Noi ci siamo entrati. Avere lo straordinario privilegio di essere guidati nel nostro viaggio sulle orme del grande artista da Natalia Zarzecka, direttrice del Centro di Documentazione dell’Arte di Tadeusz Kantor, a Cracovia in via Szczepańska 2, e da Bogdan Renczyński, uno degli  interpreti storici dell’opera teatrale del grande maestro e che ora lavora presso l’Archivio della Cricoteka in via Kanonicza 5, è stata un’emozione indescrivibile che una parte del video reportage di oggi cerca di restituirvi.

Abbiamo aperto per voi cassetti che contengono la storia dell’arte e della cultura, visto disegni, locandine, date, comprese quelle in Italia, nazione che l’artista amava moltissimo.

Nelle parole di Natalia, che parla un ottimo italiano, la storia e la vita di Kantor, pittore, scenografo e regista, artista totale, tra i maggiori innovatori del Teatro del secolo scorso e precocissimo in ogni sua manifestazione: la sua prima regia del 1937 (“La morte di Titangiles” di Maurice Maeterlink), risale al tempo in cui ancora frequentava l’Accademia di belle arti di Cracovia. Fra i suoi insegnanti Gordon Craig, teorico della supermarionetta, che avrebbe ispirato molti suoi lavori successivi. Kantor, “il più internazionale degli artisti polacchi e il più polacco degli artisti internazionali”, creatore del “Teatro della Morte”, ha portato sul palcoscenico, spessissimo, come detto, anche in Italia, l’illustrazione figurativa dei meccanismi della memoria, attraverso il recupero di immagini, ricordi, idiosincrasie fra l’oggi e il tempo, mescolando i morti ai vivi, il privato e la storia, ed ha senza dubbio gettato le basi di quella che è la scena per come la intendiamo oggi. Questo era il teatro Cricot di Kantor, un luogo più immaginario che fisico, ma nella realtà uno spazio piccolissimo in cui si entrava a pochi per volta, pieno di fumo delle sue sigarette, e dove ha risuonato per anni il “Valzer Francese” di Teodor Ratkowski jr, scelto come colonna sonora de “La classe morta”.

Oggi la Crikoteka, importantissimo centro di documentazione internazionale, è ad un punto di svolta: avrà presto una bellissima sede nuova lungo il fiume, da dove continuerà ad irradiare cultura nel mondo.

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