Teatro Sotterraneo: disincanto di una nuova generazione? Intervista

Teatro Sotterraneo
Teatro Sotterraneo
Teatro Sotterraneo durante la residenza a Dro nel 2007 (photo: b-fies.it)

Se l’anagrafe parla di un gruppo di giovanissimi, l’impostazione della ricerca, la trama tecnica e la prassi scenica a cui si sono applicati negli ultimi due anni rivela un’attitudine da professionisti e un approccio al sistema arte/cultura sorprendente: rivelazione della nouvelle vogue teatrale toscana, Teatro Sotterraneo è un collettivo composto da Sara Bonaventura (performer classe ’82), Iacopo Braca (anche lui performer ma dell’80), Matteo Ceccarelli e Claudio Cirri (entrambi performer classe ’81) e Daniele Villa (dramaturg dell’82).

Il gruppo fiorentino si forma nel settembre 2004 e il primo anno di lavoro, speso nella costruzione di un metodo condiviso, porta già ad un importante riconoscimento nazionale: “11/10 in apnea” entra nella Generazione del Premio Scenario 2005 per poi replicare nei due anni successivi in tutta Italia.

Nel biennio successivo Teatro Sotterraneo realizza “100°C: cose di Andersen” e “Tilt”, nato dalla co-produzione internazionale con la regista canadese Jillian Keiley nell’ambito del festival Intercity Toronto ’06,organizzato dal Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino.
Nel 2007 prende il via l’elaborazione di “Post-it”, con un percorso che matura definitivamente durante la residenza alla Centrale Fies di Dro, per poi debuttare all’interno del festival Armunia Inequilibrio 07.
Nell’ottobre dello stesso anno Teatro Sotterraneo entra a far parte del progetto Fies Factory One e nel 2008 sviluppa due spettacoli co-prodotti da Centrale Fies: “Suite”, in collaborazione con Luca Scarlini, e “La Cosa 1”. E sempre nel 2008 arriva il riconoscimento del premio Eti Nuove Creatività.

La cifra del gruppo, nel breve tempo di questi anni, si raffina e addensa, trovando ad oggi in “Post-it” l’apice dell’ispirazione e della compiutezza scenica.
Successivo a “Post-it” è “La Cosa 1” che, dopo qualche data recente nel Nord Italia, sarà in scena a Pontedera fra un mese esatto: il 3 e 4 aprile insieme a Habillé d’eau, Città di Ebla e Gruppo Nanou.

“Post–it” rimane comunque l’esito più elegante della ricerca di gruppo; comico e dissacrante, nell’indagine per frammenti sul tema della morte cita il teatro e l’arte contemporanea, ma con un occhio personale e ispirato.
Ne forniamo testimonianza nel video che proponiamo oggi, raccolto a gennaio allo spazio Pim di Milano, una delle realtà teatrali italiane più sensibili alle dinamiche delle nuove tendenze, e che ogni anno, tramite bando, raccoglie manifestazioni di interesse costruendo la sua stagione con un’attitudine sperimentale.
Nel documento emerge proprio quell’humus e quell’incrocio di conoscenze così peculiari di Teatro Sotterraneo. L’intervista con il gruppo spiega il battere e il levare della ritmica creativa del collettivo, la ricerca della sincronia d’intenti e di ispirazioni, e il successo del progetto che, in questo 2009, è atteso alle sue conferme più importanti.

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  1. says: premuda

    bella l’intervista, peccato per l’impianto di riscaldamento acceso: si comprende davvero poco

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