La produzione di Sosta Palmizi che lega suono, corpo e pratiche sciamaniche è arrivata in Belgio
Beursschouwburg è un centro d’arti nel cuore di Bruxelles, a pochi passi dalla piazza Bourse, un luogo di incontro artistico e d’incrocio di linguaggi performativi. Una filosofia che fa eco allo spettacolo «X» di Olimpia Fortuni e Katatonic Silentio, accolto lo scorso 12 maggio al Beursschouwburg all’interno di una serata condivisa con altri artisti del panorama brussellese.
Olimpia Fortuni, danzatrice ed artista associata di Sosta Palmizi, e Katatonic Silentio (Mariachiara Troianiello), artista, performer e ricercatrice sonora, sono le due interpreti di questo viaggio tra musica e danza, fra reale e irreale, presente ed ancestrale.
Entriamo nella sala da concerto, all’ultimo piano della struttura, immersi nel fumo: la nostra vista è perturbata, e fin da subito siamo chiamati ad entrare in un’altra dimensione. Olimpia ci accoglie e ci parla con segni e gesti delle mani: un altro linguaggio abita lo spazio performativo.
La conformazione della scena non è casuale: al centro, come una sorta di bussola, è situata l’installazione sonora e Katatonic Silentio compone live la partitura musicale davanti ad un pubblico disposto a semicerchio; l’evocazione della luna è chiara.
Le traiettorie coreografiche di Olimpia tracciano delle linee, disegnano assi e uniscono dei punti, quelli cardinali. Gli approdi di questi percorsi, corrispondenti a nord, sud, est ed ovest, sono localizzati nel pubblico, e vengono sottolineati da pause di movimento che lasciano spazio all’ascolto della composizione musicale.
La danza di Olimpia plasma un corpo mitologico, antico. I gesti danzati all’interno dei percorsi tracciati nello spazio rinviano alla caccia, ad una figura femminile armata di arco e frecce, combattente, forte. Il movimento lascia sorgere, di tanto in tanto, forme e posture animalesche. Sorge spontanea nella memoria dello spettatore la dea Artemide, e le note di regia ci confermano l’intuizione.
Il suono elettronico designa l’atmosfera, connota la dimensione alla quale «X» ci invita. La partitura musicale non parla al nostro conscio ma piuttosto al nostro inconscio, sollecita il nostro sguardo a rivolgersi verso noi stessi. La composizione sonora di Katatonic Silentio è piena di rinvii al mondo naturale, caratteristica che contribuisce a condurre lo spettatore in una dimensione sciamanica.
I due personaggi femminili – due sacerdotesse / guerriere – appartengono infatti ad un altro tempo, ad un altro luogo, i tratti argentati che colorano i loro corpi ne rappresentano il segno.
I costumi delle performer sono complementari e suggeriscono fin da subito l’appartenenza ad una stessa entità, due metà di un unico nucleo, quella X a formare la loro unione. L’immagine finale ne assurge a prova: pian piano il personaggio di Olimpia si avvicina a quello dell’artista sonora fino a completarne il corpo con il proprio, e a formare un nucleo.
Una sorta di canto ripetuto e ipnotico ci accompagna nella contemplazione di questa unione, di quest’armonia ritrovata.
E’ un viaggio delicato che crea una sospensione nello spettatore, una carezza, un respiro che cura, offrendo sollievo. «X» è una performance che si colloca nel punto di incontro tra danza e musica, fra tangibile e intangibile. Potremmo definirla un ponte, un invito ad un’esperienza interiore.
X
Concept: Olimpia Fortuni
Suono: Katatonic Silentio
interpreti: Olimpia Fortuni, Katatonic Silentio
studio delle pratiche sciamaniche: Corinna Ciulli
produzione: Sosta Palmizi
con il sostegno di Fondazione Fabbrica Europa
Sostegno residenziale Olinda/TeatroLaCucina
Visto a Bruxelles, Beursschouwburg, il 12 maggio 2023