Generazioni componibili, in formato Ikea

Generazioni componibili di e con Alessandro Bergallo
Generazioni componibili di e con Alessandro Bergallo
Generazioni componibili di e con Alessandro Bergallo
E’ come sempre l’ironia a farla da padrone negli spettacoli che vedono al centro Alessandro Bergallo. “Generazioni Componibili” non può e non vuole rompere la “tradizione”, anzi, di quella consuetudine diventa ulteriore esempio.

Chi va a vedere un suo spettacolo sa già che in qualche modo verrà coinvolto, non solo in senso emotivo, diventando parte attiva della storia. Anche in questo caso la performance non tradisce le aspettative; nel finale, infatti, il pubblico verrà invitato a scatenarsi in un divertente ballo collettivo anni ’70, guidato da un vulcanico e scatenato protagonista.

Ma allora dov’è la novità di questo nuovissimo lavoro appena debuttato a Genova? Il cambiamento è nell’uso del video, che diventa stavolta parte integrante del racconto. Bergallo interagisce con attori “virtuali” proiettati sulla scena in un telo bianco posto in proscenio. E’ lì che avviene il vero ed unico cambiamento rispetto a quella routine a cui, chi frequenta il Teatro della Tosse, è piacevolmente abituato.
Tecnicamente dei cortometraggi, sono opera del videomaker genovese Andrea Linke, e risultano affascinanti, curiosi e curati, dando alla storia una dimensione diversa, a metà strada tra cinema, televisione e riprese di videosorveglianza.

Il tema è la società omologante che cerca di rendere tutto e tutti uguali, ma restituendo una generazione sempre più precaria, in bilico tra il catalogo di quest’anno e quello successivo.
L’argomento è certamente affascinante e parte dal libro di Andrea PugliesePeople from Ikea. Storie della generazione componibile”, per vivere poi di luce propria fino ad analizzare una non-generazione ben incarnata dal protagonista: “Vecchio per i giovani e giovane per i vecchi”, in quel limbo in cui, non avendo ancora costruito un nucleo famigliare, ci si sente bene con sé stessi proprio in virtù di quell’unicità che un po’ contraddistingue dalla massa.

Il tanto citato, evocato, criticato Ikea del titolo non è in realtà così presente come si potrebbe pensare; è lo stesso Bergallo ad informare il pubblico che la nota casa svedese, simbolo della società globalizzata, non ha mai risposto alle richieste di collaborazione della compagnia, né compaiono sulla scena mobili o complementi d’arredo. E’ soltanto un pretesto, un punto di partenza per una serata forse più di video che di teatro in senso stretto. Ma anche questa è una scelta.

Generazioni Componibili
produzione: Teatro della Tosse
di: Alessandro Bergallo, Emanuele Conte e Andrea Pugliese
tratto da ‘People from Ikea’ di Andrea Pugliese (Edizione Fbe)
con: Alessandro Bergallo
video ideati e diretti da Andrea Linke
luci e colonna sonora a cura di Tiziano Scali
con la partecipazione in video di: Silvia Bottini, Simonetta Guarino, Simona Fasano, Paola Lattanzi, Falou Niang, Andrea Possa, Alice Rota
durata: 1h 34
applausi del pubblico: 2’ 43’’

Visto a Genova, Teatro della Tosse, il 6 aprile 2012

0 replies on “Generazioni componibili, in formato Ikea”
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *