“Caro Pier Paolo”: Dacia Maraini dalla parola scritta alla performance. Videointervista

Caro Pierpaolo
Caro Pierpaolo

L’amicizia con Pasolini e la centralità del corpo rivivono in scena per il festival Arona Città Teatro, da lei diretto

Incontriamo Dacia Maraini ad Arona, sul lago Maggiore, dove si svolge la tredicesima edizione del festival internazionale Arona Città Teatro, del quale è direttrice artistica fin dall’inizio.

Tra eventi con poeti e scrittori, spettacoli e momenti d’incontro, uno quest’anno raccoglie intorno a sé lo stretto rapporto che la scrittrice ebbe con Pier Paolo Pasolini, a partire dallo scambio epistolare tra i due. Si tratta di una particolare performance di danza e teatro, dal titolo “Caro Pier Paolo”, stesso titolo del volume pubblicato nel 2022 da Neri Pozza, in cui la Maraini – una delle amiche più strette di Pasolini – tesseva un dialogo profondo con l’autore ripercorrendone non solo le esperienze artistiche ma anche quelle di vita, tra idee e viaggi nel mondo insieme a Maria Callas e Alberto Moravia.

Lo spettacolo, allestito sull’acqua del lago, vede le coreografie di Emiliano Pellisari e Mariana. Le danzatrici, in gran parte giovanissime, si muovono in posizione orizzontale su un palco fluttuante mentre un enorme specchio inclinato mostra alla platea, a riva, i movimenti compiuti. L’effetto, come si può vedere dal video, è sorprendente. I corpi sembrano volare, mentre la voce della stessa Maraini scandisce i quadri.
Abbiamo parlato con lei di questo spettacolo ma anche del rapporto che la lega da sempre al teatro, chiedendole cosa pensa della scena contemporanea: “In Italia manca la drammaturgia”.

 

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