Eolo Awards 2017: Ahia! C’è chi sbaraglia tutti

Ahia! (photo: Punes)|La premiazione del Teatro del Piccione
Ahia! (photo: Punes)|La premiazione del Teatro del Piccione

Sono stati consegnati ieri sera a Milano, al Teatro Sala Fontana durante il Festival Segnali, gli Eolo Awards 2017, i premi del teatro ragazzi italiano assegnati dalla rivista Eolo e dedicati a Manuela Fralleone.

Partiamo subito dai due Eolo Awards alla Carriera.
Il primo è andato quest’anno a Gabriele Ferraboschi, figura fondamentale che ha contribuito fin dai suoi albori alla creazione e all’organizzazione del teatro ragazzi italiano. Già direttore del Centro regionale di danza Aterballetto, è tra i fondatori del Teatro delle Briciole, che ha retto sino al 1994, dirigendo festival fondamentali come “Vetrina Europa” e “Micro Macro”. Consigliere di amministrazione dell’Ente Teatrale Italiano, dell’Atig Assitej, presidente dell’Astra Agis, prima di stabilirsi definitivamente in Spagna, dal 2004 sino al 2010 è stato consulente artistico e organizzativo di Accademia Perduta per l’Europa, essendo consulente anche per il festival Colpi di scena.

Eolo Award 2017 alla Carriera anche per Giorgio Testa, psicologo e formatore, che ha seguito come prezioso e insostituibile compagno di viaggio l’intero cammino del teatro ragazzi italiano.
Fin dal 1958 attivamente presente nel Movimento di Cooperazione Educativa (MCE), come consulente dell’Ente Teatrale Italiano, oltre ad essere parte integrante della giuria del Premio Stregagatto, ha partecipato alla stesura di tutti i protocolli d’intesa interministeriale sull’educazione teatrale nella scuola, ideando e coordinando decine di progetti nazionali e internazionali di ricerca sulla pedagogia teatrale e sul teatro per l’infanzia e la gioventù.
Dal 1997 al 2010 ha ideato e diretto il Centro Teatro Educazione (CTE), struttura dell’ETI per l’educazione al teatro, divenuta punto di riferimento nazionale per la qualità dei suoi risultati.
Da gennaio del 2012 promuove e coordina “La casa dello spettatore”, per la quale ha messo a punto modelli di “didattica della visione” (metodologie e tecniche per “insegnare a vedere”, in modo da elevare la qualità dell’incontro tra lo spettacolo e il suo pubblico) per tutti gli ordini di scuola, a cominciare dalla scuola dell’infanzia.

Eolo Award 2017 per il miglior progetto creativo è stato assegnato a “Caino e Abele” della Compagnia Rodisio.
Partendo da una storia comune all’immaginario di tutti, quella di Caino e Abele, Davide Doro e Manuela Capece riescono a parlare in modo diretto agli adolescenti contemporanei di amore e violenza, con gli stessi linguaggi che loro utilizzano: l’hip hop, eseguito da due danzatori non professionisti, contiene parole significanti riflesse come su un grande computer, inframmezzate da immagini di arte grezza, che si esprimono in sintonia con la danza e con l’essere stesso dei due protagonisti. In questo modo viene costruito un vero e proprio diario dell’anima, una catalogazione dei sentimenti che percorrono l’adolescenza, sentimenti che devono essere incanalati affinchè il risultato finale, come spesso oggi accade, non sia la sola e unica violenza.

Eolo Award 2017 alla miglior compagnia di teatro di figura va a I Sacchi di Sabbia, che da diversi anni compone un teatro intergenerazionale di grande e ironica forza espressiva, in cui sempre il teatro di figura regna sovrano, sia che si narrino con gli ortaggi le epiche avventure di Sandokan, sia si racconti attraverso libri pop up il sacrificio di Isacco o le avventure di un piccolo bambino di carta, sia quando nei 4 Moschettieri in America, viene ricostruita per il teatro la famosa trasmissione radiofonica di Nizza e Morbelli, utilizzando tutte le fantasmagoriche possibilità che questo tipo di teatro offre con smisurata generosità.

Eolo Award 2017 per la miglior drammaturgia di teatro ragazzi e giovani a Damiano Nirchio per lo spettacolo “Ahia!” prodotto dai Teatri di Bari su progetto di Senza Piume.
Partendo ancora una volta dalle proprie esperienze di operatore sociale, Nirchio si interroga in modo profondo, poetico e intriso di ironia, sulla vita e il suo senso, ripetendo con ancor più grazia e divertimento il già notevole esito della precedente creazione di Senza Piume “Dalla parte del lupo”.

Eolo Award alla migliore interpretazione al… Topo dello spettacolo “Ahia!”, dipendente unico e indefesso lavoratore, che segue in modo puntiglioso tutte le direttive del Supremo Signor Direttore, nel fantasioso “Ufficio Nascite” in cui si ambienta lo spettacolo, luogo dove le anime si preparano a nascere, un Topo a cui Raffaele Scarimboli dà una credibilità assolutamente perfetta, di incantevole resa.

La premiazione del Teatro del Piccione
La premiazione del Teatro del Piccione

Eolo Award per la migliore novità a “Piccoli Eroi” del Teatro del Piccione, per aver utilizzato in modo poetico e significante la metafora della fiaba di Pollicino nel raccontare dell’oggi. Narrando tre storie che parlano di povertà, di fuga e di speranza, il pubblico dei ragazzi si immerge pienamente nelle stesse vicissitudini che sono proprie di chi deve lasciare i luoghi nativi, arrivando in Paesi che poi così ospitali non sono, ma confidando sempre in un mondo migliore, in cui i figli possano vivere più felicemente.
“Piccoli Eroi” è uno spettacolo denso di significati ed emozioni, che va al di là di un tema ultimamente frequentato da molte creazioni con troppa furba maniera nella sua semplificazione; qui trova invece una giusta, originale e soprattutto condivisa dimensione.

Ed è ancora “Ahia!” (Teatri di Bari) ad aggiudicarsi il premio come miglior spettacolo dell’anno, con un lavoro che si interroga sulle ragioni più intime e allo stesso tempo dolorose dell’esistenza umana attraverso suggestioni poetiche proposte con garbo ed intelligenza. Spettacolo consigliato per bambini dai 6 anni, in questi mesi ha già avuto una intensa tournée su e giù per l’Italia. Rimangono indimenticabili le figure della protagonista, una sempre bravissima Lucia Zotti, e soprattutto quella del Topo-Fantozzi di Raffaele Scarimboli.

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