Una ‘figura sola’ che muta fisionomia per Paola Bianchi

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Per figura sola

Il lavoro di Paola Bianchi parte da una ricerca coreografica sulla serie numerica di Fibonacci, di cui rimane solo una traccia a terra.
All’ingresso del pubblico l’interprete (Valentina Buldrini) compone quadri e figure con il suo splendido corpo. Tenta. Sperimenta. Per poi trasformarsi in una bambolina da carillon, una coniglietta triste di playboy, un ragazzo assillato dal sesso, una donna avvenente e così via.

Valentina Buldrini cambia abito e fisionomia, mutando perfino i connotati del viso, lavorando sul suo corpo con un’espressività carica di lirismo. Le sapienti luci di Paolo Pollo Rodighiero, lo spazio nudo e geometrico, le musiche e i suoni rendono perfettamente l’idea di una persona nel tentativo di trovare una sua identità, un ruolo, anche assecondando certi cliché. Una disperata umanità esposta al pubblico.

Per figura sola colpisce per il rigore formale con cui è costruito e la bravura e versatilità dell’interprete. Rimane, tuttavia, forse un po’ troppo “sul palco”, senza scossoni o punte di emotività condivisa con il pubblico.

Nota: dopo 30 minuti di spettacolo il pubblico, ormai abituato ai silenzi, all’immobilità e alle luci che arrivano ad invaderlo, attende ben due minuti prima di seguire l’applauso, che – alla fine – parte dalla cabina di regia. L’interprete aspetta visibilmente inquieta, mantenendo comunque un’elegante compostezza. Il pubblico l’ammira, mentre la sottoscritta avrebbe guardato quella “figura sola esposta” per un’altra mezz’ora.

PER FIGURA SOLA. ESPOSIZIONE PUBBLICA # 3

Ideazione e coreografia: Paola Bianchi
con: Valentina Buldrini
musiche originali: Fabio Barovero
disegno luci: Paolo Pollo Rodighiero
comunicazione e organizzazione: Francesca Divano
produzione: Agar
in coproduzione con Marco Bianchi, Campo Campi Zutart, Luciano Nicolini,
Benito Bianchi, Piero Bona, Giancarlo Giorgi,
Riccardo Nicchi, Città di Ebla, Laura Gobbi,
KosmosTheater, Veglie in volo
con il sostegno di Santarcangelo Festival 2008
e Teatro Petrella di Longiano
durata: 30′
applausi del pubblico: 1′ 34”

Visto a Santarcangelo (RN), Sala Il Lavatoio, 17 luglio 2008
Santarcangelo dei Teatri

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  1. says: Paola Bianchi

    Vorrei solo fare un appunto: l’applauso non è MAI partito dalla regia.
    Dal mio punto di vista il tempo che passa tra la fine dello spettacolo e l’inizio dell’applauso è uno dei momenti emotivamente più belli e forti. un imbarazzo e una tensione che adoro.
    ma aldilà di questo, avevamo deciso di non partire noi con gli applausi ed eventualmente di lasciare che il pubblico uscisse dalla sala senza applaudire.
    Il senso del lavoro ancora non finito (lo spettacolo infatti debutterà nella sua forma completa il prossimo anno) ha imposto questa scelta.