Perlascena #10 – Novità sotto l’albero

Ogni volta che esce un nuovo numero di perlascena ci fermiamo un attimo, diamo uno sguardo a quanto pubblicato dal settembre 2011 a oggi e ragioniamo un po’. Ci sono stati momenti nei quali ci siamo detti “alla via così”, altri in cui abbiamo aggiustato la rotta lanciando nuove iniziative o sospendendone alcune che non offrivano i frutti sperati.

La riflessione scaturita dall’uscita di questo ultimo numero, forse perché il primo a due cifre, ci ha richiesto più tempo delle altre. Approfittiamo quindi con piacere dell’ospitalità offerta da Krapp’s Last Post per dare comunicazione ai nostri lettori delle azioni che stiamo per intraprendere, riportandole su tre punti principali:

1) Ampliamento della redazione
Sia per riorganizzare il carico di lavoro legato alle letture dei testi, sia per potenziare le nostre capacità di analisi e di valutazione dei testi stessi, riteniamo necessario oggi l’ampliamento della redazione ad altre figure che possano aiutarci, attraverso la loro esperienza, in questa nostra funzione di “osservatorio” della drammaturgia contemporanea.

2) Sito e nuovi contenuti
Fino ad oggi il nostro sito ha sempre avuto una configurazione che, per struttura e contenuti, potremmo definire “minimalista”, principalmente orientata alla presentazione dei numeri e all’iscrizione alla nostra mailing list. L’obiettivo che oggi ci poniamo è quello di renderlo un luogo, seppur virtuale, più “vivo”. A tal fine ci stiamo attivando per far sì che in esso possano essere raccolti articoli con osservazioni, analisi, approfondimenti di vario genere in ambito teatrale (non solo quindi legati alla sola scrittura per il teatro).

3) Apertura alla lettura dei testi anche senza iscrizione
L’obiettivo principale che ci siamo sempre posti è quello di offrire un’opportunità in più di lettura, e conseguentemente anche di messa in scena, dei testi che pubblichiamo. A tal fine riteniamo oggi un passo obbligatorio quello di poter consentire la lettura dei testi pubblicati anche a coloro che, seppur non iscritti alla nostra mailing list per una naturale resistenza nel fornire il proprio indirizzo e-mail, arrivino in qualche modo sul nostro sito. Lasceremo comunque operativa la funzione di invio dell’ultimo numero appena uscito ai soli iscritti, rendendo pubblica la lettura dei testi a partire dal numero precedente.

In estrema sintesi: cresceremo, ci apriremo, ci proveremo.

La prossima uscita è prevista per la primavera del 2018.
La scadenza per l’invio dei testi sarà pubblicata sul sito ma è già possibile inviarne di nuovi in redazione.

Chi vuole abbonarsi può iscriversi gratuitamente sul nostro sito alla pagina: www.perlascena.it/abbonamento-numeri-gratis/.

Chi invece desidera proporci i propri testi, deve iscriversi come autore su www.perlascena.it/scrivere-su-perlascena-it e seguire le indicazioni. Ogni autore è automaticamente abbonato.

Leggi l’estratto della rivista con il testo integrale scelto da Klp per questo numero: “P. Butterflies (Deliri di un grande fratello – Atto III)” di Damiana Guerra.

Per questo numero il testo scelto da KLP è stato selezionato da Giacomo d’Alelio con la seguente motivazione:

P. Butterflies (Deliri di un Grande Fratello – Atto III) di Damiana Guerra, classe 1981, ha già visto nel 2016 la sua vita scenica con Nogu Teatro al Festival NOpS (Nuove Opportunità per la Scena) di Roma, vincendo come Miglior Testo. Non lo abbiamo visto, ma per ora solo letto.

A un impatto iniziale condizionato da un titolo che sembra annunciare un eccesso di cerebralismo ad effetto, messi da parte i pregiudizi, addentrandosi nella lettura si rimane invischiati nel suo mantra alienante, nel suo intreccio che sembra partire dal mito greco di Orfeo e Euridice per l’ansia di precarietà e abbandono, e di Icaro e del suo bruciarsi sbattendo le ali e volando troppo vicino al sole quando parla di supernova e della vita che dura un soffio delle farfalle; che sono anche, per il proverbiale sbatter d’ali da un lato del mondo, causa di maremoti – e di che altro ancora? – all’altro lato.

Ogni cosa si “sbriciola come terracotta al sole” ricorda nel suo frammentario e schizofrenico conto alla rovescia d’amore e d’identità, scisso nei tre personaggi senza nome che ne sono protagonisti (Ragazzo, Ragazza, Uomo), così risultando ognuno parte di un unico meccanismo, di una macchina (iper)umana del vuoto d’abbandono non solo della nostra epoca, ma di un’eco che si perde nei cerchi del tempo, che vanno avanti e indietro in esso, contandone il ticchettio umorale e vezzoso, per aprirsi in squarci improvvisi che repentini si richiudono nel gorgo.

Rimane la curiosità di vederlo in atto, sapendo che sia possibile mettere in scena i Deliri di un Grande Fratello che gioca con noi, non ammettendo la nostra pietà nel vedere la sua fragilità, ma pretendendo la nostra, riflettendoci nel suo specchio consapevolmente (e colpevolmente) distorto.

Tutti i testi selezionati finora da Klp:
Non sono schizzinoso di Daniele Falleri
Doris every day di Laura Bucciarelli
I passi sul ghiaccio di Daniela Ariano
Ashes of hell, un fottuto requiem per Mahagonny di Ilinx Officine Artistiche
Migra di Angela Villa
Questione di centesimi di Pasquale Faraco
Questo è il titolo della storia di Ante di Ivor Martinić
Ti amerò per sempre di Damiana Guerra
Risacca di Francesco Mancini
Suzy Storck di Magali Mougel

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