La piccola Martina parte all’inseguimento di un cappello perduto nel vento.
Un bambino si allontana da casa per esplorare una collina intravista di lontano.
Due storie di bambini e per bambini, in questo “Piume, due storie di vento” del Teatro del Canguro, sesto appuntamento della rassegna di teatro ragazzi “Domenica a teatro”, andato in scena a Cascina (PI).
Protagonisti due attori-animatori che narrano due storie di viaggio, ambientate in luoghi e tempi diversi ma unite dallo stesso protagonista, il vento, demiurgo che talvolta si mostra come un simpatico e giocherellone amico, altre quale ostile e indomabile guastafeste, col suo soffio contrario.
Con un’accurata scenografia, che si avvale di innumerevoli oggetti, i piccoli protagonisti delle avventure, rappresentati con pupazzi di differente grandezza, sono mossi da curiosità e desiderio di esplorare luoghi lontani, da cui poter osservare, conoscere e apprendere cose nuove.
Lo spettacolo si affida molto all’immaginazione dei bambini presenti. I due narratori fanno uso di trucchi e marchingegni necessari alla rappresentazione senza nulla nascondere, e ricorrono spesso a modellini in scala di case, pupazzi e paesaggi, per sottolineare come la distanza delle cose possa fornire nuovi punti di vista sulla realtà.
Nella scheda di presentazione del lavoro, si legge che i due attori in scena, “sembrano ricordare i sogni e le fantasie di quando erano piccoli”. In effetti la tipologia di narrazione si affida a oggetti e metodologie che sembrano appartenere a un tempo passato. Questo è un dato che merita una riflessione, dal momento che si parla di “uno spettacolo per bambini dai 3 agli 8 anni”.
Infatti viene da chiedersi quale possa essere la reazione dei piccoli spettatori, abituati ed educati visivamente a cose ben diverse da quelle in scena. Da questo punto di vista la scelta degli autori è al contempo rischiosa e coraggiosa, poiché fa leva su un immaginario oramai quasi del tutto scomparso e di non facile comprensione. Con il passare dei minuti ciò che può sembrare un limite si rivela però una scelta strutturale che finisce per attrarre e affascinare, immergendo in un immaginario che si può oramai incrociare solo in situazioni come queste.
D’altro canto, un limite risulta invece essere la trama, poco lineare e senza un finale chiaro e definito, che pone domande senza risposta e potrebbe creare nei piccoli una sorta di desiderio non esaudito. Soprattutto in uno spettacolo come questo, dove la categoria di teatro ragazzi identifica davvero un lavoro ideato e rivolto esclusivamente a un pubblico di bambini.
PIUME, DUE STORIE DI VENTO
di Nicoletta Briganti, Renato Patarca
figure: Nicoletta Briganti, Renato Patarca
con: Nicoletta Briganti, Renato Patarca e Umberto Rozzi
collaborazione artistica: Fabrizio Valentini
collaborazione tecnica: Mauro Vitali
collaborazione musicale: Gustavo Capitò
regia: Lino Terra
durata: 45′
applausi del pubblico: 1′ 2”
per bambini dai 3 agli 8 anni
Visto a Cascina (PI), La Città del Teatro, il 14 novembre 2010