Chouf Ouchouf: la realtà surreale di Zimmermann & de Perrot

Zimmermann & de Perrot - Chouf Ouchouf
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Zimmermann & de Perrot – Chouf Ouchouf

Il duo svizzero Zimmermann & de Perrot si è imposto a livello internazionale assai velocemente. Dopo aver presentato all’ultimo festival di Napoli il geniale “Öper Öpis” sono adesso ospiti di Romaeuropa Festival con la loro ultima creazione “”, per la quale hanno attivato una collaborazione con il Groupe acrobatique de Tanger.
La tradizione circense marocchina si fonde quindi con l’esuberanza e la visione metafisica del teatro di Zimmermann & de Perrot. I dodici acrobati escono dall’esibizione e dal virtuosismo puro dello spettacolo di arte circense per proporsi, complici i due registi, nell’emisfero variegato e suggestivo del nouveau cirque, dove l’atto fisico e il corpo assumono posizioni drammaturgiche più definite e una visione scenica prettamente teatrale. Alla maniera di Zimmermann & de Perrot, però.

Gli esercizi degli acrobati, dotati – è doveroso dirlo – di una tecnica impeccabile, vengono attraversati da tracce evidenti di gioco e di sogno. Queste influenze oniriche e ludiche, tratti distintivi del teatro dei due, fanno sì che la casbah, il suk e gli slum diventino un tripudio di movimenti e colori. Vita araba vissuta e, soprattutto, un invito ad “osservare con attenzione” (questa è la traduzione dall’arabo del titolo, letteralmente “guarda e riguarda”): perché la realtà è maledettamente diversa da come sembra.

Una realtà surreale, quella a cui assistiamo in scena, una dimensione in bilico che viene sicuramente enfatizzata da due elementi fondamentali nello spettacolo: la scenografia e la musica. La scena (progettata da Martin Zimmermann) è composta da cinque torri mobili che creano habitat, muri di divisione e altro. La mobilità delle strutture (un po’ abusata di questi tempi) ha il pregio di essere efficacissima, e di svelare e nascondere i bizzarri personaggi che colorano questo mondo surreale: un culturista, il burocrate, due innamorati, il musicista, una donna velata.
La musica, invece, un mix tra melodie raï, cantate dal vivo, e le suggestioni elettroniche di Dimitri de Perrot, crea un effetto suggestivo straniante anche se forse sarebbero stati necessari dei sovratitoli per i pezzi arabi.

Uno spettacolo di impatto visivo forte ma “leggero”, che probabilmente avrà urtato qualche teatrante purista presente in sala ma che ha il merito di attirare spettatori, registrando il tutto esaurito nelle due repliche romane al teatro Eliseo.

Chouf Ouchouf
ideazione, messa in scena, scene: Zimmermann & de Perrot
musiche originali: Dimitri de Perrot
coreografia: Martin Zimmermann
drammaturgia: Sabine Geistlich
allestimento scene: Ingo Groher
luci: Ursula Degen
suono: Andy Neresheimer
costumi: Franziska Born con Daniela Zimmermann
realizzazione costumi: Franziska Born, Mahmoud Ben Slimane
coach acrobati: Julien Cassier
decoratrice: Michèle Rebetez
disegno luci: Jorge Bompadre / Cécile Hérault
regia suono: Joël Abriac / Franck Bourgoin / Andy Neresheimer
direttore Gruppo Acrobatico di Tangeri: Sanae El Kamouni
direttore di produzione: Alain Vuignier
produttore internazionale: Claire Béjanin
interpretato dagli acrobati del Gruppo Acrobatico di Tangeri: Abdelaziz el Haddad, Jamila Abdellaoui, Adel Chaâban, Younes Hammich, Younes Yemlahi, Yassine Srasi, Amal Hammich, Mohammed Hammich, Mustapha Aït Ourakmane, Mohammed Achraf Chaâban, Samir Lâaroussi, Najib El Maïmouni Idrissi
produzione: Zimmermann & de Perrot
coproduzione: Grand Théâtre de Luxembourg, Pour-cent Culturel Migros, Le Volcan – Scène Nationale du Havre, Equinoxe – Scène Nationale de Châteauroux, Espace Jean Legendre – Théâtre de Compiègne, MC2 : Grenoble, Association Scènes du Maroc.
Realizzato da: Romaeuropa Festival 2010
in collaborazione con Teatro Eliseo
con il sostegno di Fondazione Roma Mediterraneo
durata: 48’
applausi del pubblico: 4’10’’

Visto a Roma, Teatro Eliseo, il 28 settembre 2010
Prima nazionale

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