Corrado Accordino e un Mozart del tutto personale

Corrado Accordino in Mozart
Corrado Accordino in Mozart
Corrado Accordino in Mozart (photo: teatrolibero.it)

Quello che sicuramente non manca nello spettacolo di Corrado Accordino è l’originalità.
Di spettacoli dedicati a compositori e musicisti, cantautori e persino rock band, se ne sono visti parecchi negli ultimi tempi: dal monologo “Io, Beethoven” con Corrado D’Elia sempre al Teatro Libero, al musical “All’ombra dell’ultimo sole”, in cui è stato celebrato De Andrè al Teatro Tieffe Menotti. Ma il monologo scritto, diretto ed interpretato da Accordino non vuole essere una semplice ed un po’ scontata celebrazione di Mozart, quanto un racconto intimo del legame tra il compositore e un suo appassionato ascoltatore.

Nella pièce si intrecciano frammenti della vita del musicista salisburghese a quelli del narratore. Si delineano così i tratti di un adolescente schivo, solitario, chiuso in sé, con difficoltà ad accettare i propri difetti, che diventerà uno studente di lettere ed infine correttore di bozze dalle troppe licenze poetiche.

Parallelamente scorre il racconto dell’enfant prodige della musica, sfruttato dal padre per le sue doti quasi come una scimmia da circo, che passa una giovinezza segnata da trasgressioni, eccessi ed un’inconfondibile genialità, fino alla morte in un’età ancora giovane, 39 anni.

Il racconto attraversa tutte le fasi della relazione tra il quarantenne di oggi e il genio della musica. Dall’incontro, quasi epifanico, dell’autore con la musica di Mozart, alla nascita di un rapporto intenso ed indissolubile, destinato a durare e a scandire le tappe principali dell’esistenza del narratore. Dalla prima delusione amorosa, durante un’esecuzione de “Le nozze di figaro”, al primo licenziamento sulle note della sonata per piano k 309. Passando dalla solitudine di un’adolescenza che trova conforto nella musica arrabbiata, rock e punk, all’accettazione di sé che, ancora una volta, passa attraverso l’ascolto di Mozart.

Avvolto in una giacca che ricorda i costumi del compositore viennese, circondato da una scenografia scarna ed essenziale (in scena un appendiabiti d’epoca, una scimmia di peluche, e un gioco di luci che scandisce le fasi del racconto), Accordino ci consegna una testimonianza delicata e sincera del rapporto tra uomo e mito. Interrogandosi sul senso del genio, sulla perfezione quasi magica della musica, l’attore realizza un omaggio tenero e personale a Mozart, toccando le corde del privato senza però cedere al lirismo, e cercando rifugio, nei diversi snodi del racconto, in una timida comicità.
In scena ancora stasera.

Mozart
uno spettacolo di e con Corrado Accordino
produzione: La Danza Immobile
durata: 1h 10′
applausi del pubblico: 2′

Visto a Milano, Teatro Libero, il 31 maggio 2013

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