Eva Neklyaeva: ecco chi è la nuova direttrice di Santarcangelo

Eva Neklyaeva (photo: Maria Söderberg)
Eva Neklyaeva (photo: Maria Söderberg)

Sarà Eva Neklyaeva la nuova direttrice del Santarcangelo Festival nel triennio 2017-2019. Un passaggio di testimone al femminile, insomma.
Ed è con questo annuncio che, oltre a chiudersi “l’era” di Silvia Bottiroli (che ci ha lavorato nelle edizioni 2012-2016), termina oggi anche la 46^ edizione del festival.

In attesa di sapere con quale progetto Eva Neklyaeva ha vinto sugli altri candidati, vi possiamo anticipare qualcosa sulla sua vita professionale.

Trentasei anni, figlia di Uladzimir Niakliaeu, poeta bielorusso candidato alle elezioni presidenziali, perseguitato e imprigionato per la sua opposizione al governo di Alexsandr Lukashenko, ha una laurea in “Art Criticism” dall’Università di Minsk, sua città natale in Bielorussia, e un M. A. in “Arts Management” presso la Sibelius Academy di Helsinki, città in cui vive ormai da anni.
La sua esperienza professionale include la programmazione e la produzione di festival internazionali come il Russian Seasons Festival e il Stage Theatre Festival; è stata inoltre direttrice del festival internazionale di teatro Baltic Circle di Helsinki. Ma ha avuto anche esperienze lavorative in una galleria d’arte (la ROR di Helsinki), oltre ad essere stata curatrice di progetti di arti visive e performative.
Nel 2015 le sue competenze professionali si sono arricchite attraverso l’esperienza al Checkpoint di Helsinki, organizzazione che si occupa di arte contemporanea con la produzione di eventi e lo scambio fra artisti finlandesi e internazionali, e lavorando con dozzine di realtà locali ed estere (musei, gallerie, scuole, festival…).

Si metterà ora in gioco su un territorio (per lo meno dal punto di vista geografico) ben diverso dal Grande Nord da cui proviene.
Santarcangelo, che oggi sta dando spazio al passaggio di consegne con un incontro pubblico bilingue, anticipa che organizzerà un incontro aperto anche in autunno, in cui Eva Neklyaeva racconterà il suo progetto per il futuro festival.

Nel frattempo, oggi, anche il saluto di Silvia Bottiroli alla rassegna cui ha lavorato per cinque anni: “Santarcangelo è un contesto straordinario in cui artisti internazionali della scena contemporanea incontrano un territorio culturale e sociale, e un pubblico composto sia di una comunità artistica sia di una collettività ampia. Il festival è una sfida alta, e in questi dieci giorni abbiamo potuto respirare tutti quella ‘aria pubblica’ che, con Cristina Ventrucci e Rodolfo Sacchettini, evocavamo nel 2012 all’inizio del nostro mandato e che ha guidato anche questi ultimi due anni di direzione individuale. ‘Pubblica’ non significa ‘generica’, e l’apertura che il festival dimostra alla città e al pubblico nasce da una consapevolezza precisa del ruolo culturale e del profilo artistico che Santarcangelo ha costruito e vuole mantenere, e da una forma di uguaglianza con gli spettatori che viene attivata da una comunità artistica capace di dialettica e di antagonismo al suo interno. Una comunità formata di voci differenti e anche contraddittorie, che in questi anni hanno trovato qui un festival in cui riconoscersi e a cui contribuire generosamente. In questi anni abbiamo voluto e saputo immaginare collettivamente un futuro possibile, lo abbiamo fatto ricominciando ogni giorno daccapo, creando condizioni per il lavoro degli artisti, coinvolgendoli e lasciandoci coinvolgere da loro in avventure fantastiche, rendendoci disponibili ad alcuni incontri, viaggiando ossessivamente per innescare e costruire progettualità condivise. Credo sia questa generosità, insieme a quella di un gruppo di lavoro straordinario, a creare le condizioni per il rigore e l’apertura che è oggi di Santarcangelo.
A Eva Neklyaeva consegno la responsabilità bellissima di avere cura di questo ambiente e di continuare a permettere al festival di pensarsi e di crescere, anche in consapevolezza e capacità di produrre discorso. Al gruppo di lavoro e agli artisti va il mio ringraziamento più profondo: da loro e con loro ho imparato a vedere l’invisibile e, guardandolo insieme, a farlo apparire”.

Alla scelta della proposta presentata da Eva Neklyaeva il Cda di Santarcangelo dei Teatri (composto dal sindaco della cittadina Alice Parma e dai consiglieri Natalino Cappelli e Giampiero Piscaglia) è giunto dopo l’esame dei 75 progetti arrivati in risposta alla call lanciata lo scorso marzo, un lavoro effettuato con l’apporto del direttore generale Roberto Naccari e di due consulenti tecnici (Fabio Biondi dell’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino ed Enrico Casagrande dei Motus). L’esame iniziale ha portato ad una short list di candidati. Il Cda ha quindi approfondito le singole candidature attraverso colloqui diretti che si sono svolti tra il 25 e il 27 giugno.

“La selezione – ha spiegato Alice Parma – è stata lunga e difficile, perché tutte le proposte contenevano aspetti interessanti e prospettive affascinanti”. Due gli scenari che si sono ad un certo punto delineati, a fronte di progetti che “si muovevano in un orizzonte di parziale continuità con l’identità del festival”. Alcune delle proposte “andavano a consolidare il disegno attuale, seppure alla luce di sguardi, visioni e sensibilità artistiche differenti”. Il Cda si è però “persuaso dell’opportunità di raccogliere una nuova sfida, ponendo alla guida del festival un operatore straniero, giovane, ma dalla grande esperienza internazionale”.

E a proposito di questo sguardo internazionale la stessa Eva oggi si presenta al pubblico italiano così: “In un mondo sempre più globale, la mia è una storia che accomuna sempre più persone: una narrativa universale della migrazione, del ricominciare da zero, del confronto con nuove culture, dell’apprendimento di nuovi linguaggi. Santarcangelo è un festival unico, un evento come non se ne conoscono altri. Sono affascinata dalla relazione tra la pratica artistica contemporanea e il contesto della comunità locale. Non vedo l’ora di trasferirmi a Santarcangelo [dopo l’estate, ndr] per esplorarne e conoscere la realtà e il suo territorio”.

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