
I criteri scelti per questa carrellata? Del tutto arbitrari, naturalmente, ma estrapolando solo un articolo per anno (il che ha di fatto lasciato fuori molti articoli che meritavano d’esser ricordati). Abbiamo quindi raccolto gli articoli più assurdi (si veda l’annata 2009), i meno conformisti (2012), o quelli cui siamo più legati…
Per concludere insieme questa giornata di compleanno concedendoci un sorriso!
2004 – Il primo semplicissimo post, da cui tutto partì: la segnalazione di uno spettacolo che valeva la pena di essere visto, “Carnezzeria” di Emma Dante
2005 – Il primo spettacolo visto insieme da Winnie & Krapp: “M.#10 Marseille. X Episodio della Tragedia Endogonidia“. Winnie ne uscì provata.
2006 – Il nostro primo intervistato: Marco Gobetti e il suo Teatro Stabile di Strada
2007 – L’anno in cui aprimmo ufficialmente il ‘Recensionificio’ ospitammo anche articoli scritti da amici (non teatranti), come è d’obbligo all’inaugurazione di un nuovo locale! Lo facemmo con uno spettacolo per niente leggero, con l’accoppiata Shakespeare & Malosti
2008 – Il teatro già annaspava. E di ritorno dall’ennesimo festival tristemente scollegato dalla realtà che lo ospitava nasceva spontaneo l’impulso di scriverne… Sarà una riflessione in fondo banale a smuovere qualcosa, e a portare una nostra lettrice – qualche anno dopo – ad organizzare il festival Sferracavalli, ospitando gli artisti nelle case dei suoi compaesani.
2009 – Una recensione “pazza” su Jérôme Bel. E nei commenti a fondo pagina ritroveremo anche la signora seduta in sala, a fianco della nostra redattrice, citata nell’articolo! Potere della rete…
Oggi gli Ubu senza Quadri non hanno più lo stesso polemico sapore…
2011 – Il videoblob di fine anno raccoglie i volti delle interviste realizzate nei mesi precedenti e, in questo caso, anche le immagini dagli “stati generali” di Klp a VolterraTeatro
2012 – Per il non-allineamento forzato. Ecco allora i nostri 10 motivi per non schierarci pubblicamente pro-Castellucci quando lo facevano già tutti
2013 – L’intervista forse più faticosa che un redattore di Klp abbia mai affrontato: quella a Eimuntas Nekrosius. Ma vuoi mettere la soddisfazione?
Ai prossimi dieci anni… se sopravviveremo!