A Roma in Equilibrio tra Pilobolus e Merce Cunningham

Orbo Novo
Orbo Novo
Orbo Novo (photo: Julieta Cervantes)

È forse l’appuntamento più atteso a Roma per chi segue la danza contemporanea. Anche quest’anno l’Auditorium Parco della Musica ospiterà nel mese di febbraio Equilibrio. Festival della nuova danza. Per quasi un mese, a partire da sabato 6, si alterneranno artisti emergenti e maestri eccelsi della scena internazionale. La novità della VI edizione è la direzione artistica, affidata per la prima volta a Sidi Larbi Cherkaoui, coreografo e danzatore belga visto poco più di un mese fa insieme a Maria Pagés con “Dunas” durante l’ultimo Romaeuropa Festival.

La programmazione di Sidi Larbi Cherkaoui si concentrerà su ciò che avviene nella danza contemporanea nel continente americano. Il cartellone, messo a punto seguendo la linea del suo predecessore Giorgio Barberio Corsetti, ideatore e direttore del festival dal 2005, alternerà figure storiche della danza e del teatro-danza ad artisti più giovani, che si muovono in territori di confine tra la danza, il circo e il teatro.

Lo stesso Cherkaoui aprirà il 6 febbraio il festival, con la prima italiana di “Orbo Novo”, la nuova coreografia realizzata per la compagnia americana Cedar Lake Contemporary Ballet (repliche il 7 e l’8 febbraio). L’8 sarà la volta di Ambra Senatore, artista poliedrica e attenta alla sperimentazione nel variegato mondo della performance teatrale, che presenterà “Passo”, lo spettacolo con cui si è aggiudicata il Premio Equilibrio 2009. Pilobolus, la geniale compagnia americana formata da danzatori-atleti, arriverà a Roma il 10 e l’11 febbraio con uno spettacolo, diviso in cinque coreografie, che proporrà il meglio della produzione della compagnia del Connecticut.
Il 12 e il 13 i coreografi e danzatori Ted Stoffer e Sayaka Kaiwa si esibiranno nel loro primo “duetto” dal nome “Under erasure”. Una performance, creata ad hoc per il festival, che ruota attorno alle tematiche dell’identità, della paura e del possesso e sviluppa, nelle dinamiche del movimento, i motivi di libertà/restrizione e emersione/capovolgimento. Il 14 spazio a Benoit Lachambre, eclettico coreografo canadese visto quest’estate durante Fabbrica Europa alla Stazione Leopolda di Firenze. Inoltre l’americana Meg Stuart, con la sua compagnia Damaged Goods, presenterà per la prima volta in Italia, il 18 e 19, “Blessed”, spettacolo cupo e malinconico creato con Francisco Camacho e Kotomi Nishiwaki.
Il festival proseguirà il 21 febbraio con “La pornographie des âmes” del trasgressivo coreografo del Québec Dave St-Pierre. Prima parte della trilogia sulla sociologia e altre utopie contemporanee, lo spettacolo mette a nudo con ritmo incalzante l’essere uomo e l’essere donna.
Chiuderà il festival “Events”, l’evento (per l’appunto) forse più atteso: uno spettacolo proposto dalla compagnia di uno dei più grandi danzatori e coreografi americani di tutti i tempi, scomparso nel luglio dello sorso anno: Merce Cunningham, il padre della ‘postmodern dance’ (il 24, 25 e 26 febbraio).

All’interno del festival non mancherà il consueto appuntamento con il Premio Equilibrio Roma per la danza contemporanea, giunto quest’anno alla terza edizione. Il 6 e 7 febbraio si esibiranno i dieci finalisti: Antonio Montanile, Chiara Frigo, Claudia Catarzi e Mariano Nieddu, Collettivo Cinetico/Francesca Pennini, NNChalance/Valeria Fiorini, Eleonora Gennari, Schuko/Marta Melucci e Francesca Telli, Zaches Teatro/Luana Gramegna e 320chili. Anche quest’anno il contributo alla produzione prima classificata sarà di ventimila euro.

Grande vetrina internazionale e scommessa produttiva sulle nuove generazioni: sono dunque queste le direttive con cui si alza il sipario su uno degli avvenimenti coreutici più interessanti della capitale. Peccato che sia uno dei pochi eventi relativi al teatro e alla danza presentati in uno spazio così poliedrico e multifunzionale come l’Auditorium di Renzo Piano.

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