Corpo neutro e corpo astratto
Tecniche di straniamento estremo
Seminario condotto da Claudio Morganti
Venerdì 6, Sabato 7 e Domenica 8 MAGGIO 2011
presso: CENTRO CULTURALE VALTORTO
Via Faentina 216, Fornace Zarattini, Ravenna
massimo 15 partecipanti
Sotto ogni maschera ne esiste una neutra che ne regge l’insieme. (J. Lecoq)
Se alla fine di un laboratorio è prevista una dimostrazione di lavoro, lo si dovrebbe chiamare “prove”. Se durante un laboratorio si applicano metodologie di insegnamento, lo si dovrebbe chiamare “scuola”.
Ma “laboratorio” è qualcosa di diverso, più piccolo e dunque più prezioso, è occasione privilegiata di incontro tra i partecipanti in campo non definibile dove si può dire o ascoltare, tentar di fare o cercar di vedere, parlare delle cose e del loro contrario. Riprodurre, cioè, con parole e fatti ciò che il teatro è negli atti : “analogia”, lasciando finalmente la formuletta “metafora della vita” all’unico settore degno di porgerla: lo sport.
Il teatro è arte e l’arte è un’altra cosa, vive di vita propria con o senza la presenza degli artisti. Ciò che per tutto il resto vale, non vale per il laboratorio. Ogni qualvolta si avverte l’accattivante (in quanto cattivo) odore di una “regola” significa che il laboratorio è stato tradito. Ma le regole sono dure da abbattere e il laboratorio, per sua morbida natura accetta il tradimento, provando soltanto una leggera e dolce malinconia.
Sentite? Già si avverte l’odore di una regola: la “scheda di presentazione”.
Tant’è…
Tenteremo un’ indagine intorno ai tempi e ritmi del Woyzeck attraverso individuali riscritture di singole scene. Come conseguenza della riscrittura ci occuperemo di movimento. Si tenterà di capire se è legittimo occuparsi di alcuni concetti. Nel caso specifico, di concetti quali “corpo neutro” e “corpo astratto”.
E’ possible, è legittimo sostituire la parola “maschera” con la parola “corpo”?
Claudio Morganti, ligure, allievo di Carlo Cecchi, nel 1979 forma con Alfonso Santagata la compagnia Santagata-Morganti, di cui ricordiamo gli spettacoli: Katzenmacher, Buchner mon amour, Hauser Hauser e Il calapranzi di Harold Pinter con la regia dello stesso Cecchi (premio della critica e premio Ubu). Dal 1993 ha fondato una propria compagnia iniziando un percorso personale sull’opera di Shakespeare: Studio per il Riccardo III, Riccardo vs Amleto, Tempeste, La morte di Giulio Cesare, e l’ultimo, conclusivo allestimento integrale del Riccardo III, per la Biennale di Venezia 2000. Sempre nel 2000 è stato protagonista dell’Edipo Re, diretto da Mario Martone per il Teatro di Roma.
Nel 2007 fonda il “Libero Gruppo di studio d’Arti Sceniche”. Vi prendono parte una trentina di persone tra attori, registi, scenografi ma anche un poeta, un tecnico informatico ecc. Il lavoro del gruppo è di ordine prevalentemente teorico.
Da quattro anni, con Rita Frongia, lavora intorno al Woyzeck di Georg Buchner con lavori molteplici : Woyzeck primo studio (Teatro della tosse GE), W. (Castiglioncello), Una lettura del Woyzeck, Woyzeck (video d’animazione), Studio n.5 (Teatro Era, Pontedera). Attualmente impegnato nella preparazione del progetto Ombre Woyzeck.
Per informazioni e iscrizioni:
Giulia Capodieci
giuliacapo10@gmail.com
347 7702902
www.tetraparts.it/compostc.php