Emanuelle Delle Piane: Adagio sulla morte

Adagio

Adagio
Adagio (photo: teatrodellatosse.it)
Emanuelle Delle Piane, drammaturga svizzero-francese, è l’autrice di questo “Adagio”, già rappresentato in Svizzera nel novembre 2012 dalla Compagnie de l’Oranger di Laurent Gachoud e ora ripreso, per la prima volta in Italia, dalla nuova produzione del Teatro della Tosse di Genova.

La Delle Piane utilizza la forma del “dramolette” o “drammetto”, vale a dire un racconto teatrale spezzato in piccoli momenti autonomi uniti dal tema generale. In questo caso il filo rosso attorno a cui si muove il tutto è la morte che, come specificato dall’autrice stessa, prende vita nelle azioni di almeno quattro attori, due donne e due uomini.

Si tratta di uno spettacolo all’insegna di una curiosa frammentazione, che la versione genovese sceglie di portare avanti affidando la regia a tre giovani artisti: Yuri D’Agostino, Elisa D’Andrea ed Elisabetta Granara, ciascuno dei quali alle prese con tre drammetti dello spettacolo, ognuno accompagnato da un relativo adagio musicale.

In scena Sara Cianfriglia, Mauro Lamantia, Aldo Ottobrino e Sarah Pesca si muovono con ritmo incalzante tra una scena e l’altra, tra un drammetto e l’altro, tra una direzione registica e l’altra.
L’apparente leggerezza con cui si affronta il tema così pesante della morte vuole nascondere il difficile lavoro di tenere insieme una tripletta poetica quasi indistinguibile sulla scena. Gli attori passano con disinvoltura attraverso i nove mini drammi ed escono indenni da uno spettacolo difficile, condito da battute ironiche e scelte registiche che tendono ad esasperarne la tragicomicità.

La scenografia vuol mettersi al servizio della scissione artistica e si compone di un discreto numero di elementi sparsi, che solo la luce ci aiuta ad individuare come parte di un momento piuttosto che di un altro.

E’ un disordine ordinato che si muove Adagio verso un obiettivo comune, un saggio sulla morte. In scena compaiono e scompaiono molteplici situazioni su come affrontare un trapasso che viene progettato, desiderato, ripudiato, sfiorato da una serie di personaggi assurdi legati da sentimenti di amore e odio verso la fine della vita.
Ecco quindi prendere forma sul palco la coppia che incontra un consulente per progettare il funerale, quelli che si incontrano ogni volta per porre fine alla loro esistenza ma poi non hanno il coraggio di compiere l’irreparabile gesto, i cadaveri truffati dal becchino che li mura in due statue, o ancora i parenti che sognano il decesso della mamma malata, fino all’incontro con i propri incubi in un assurdo obitorio.

Lineare all’inizio, affidato alle direttive soft di Elisa D’Andrea e circoscritto da qualche battuta ironica, l’escalation di comicità e surrealtà cresce sino al finale che, nelle mani di Elisabetta Granara, fa esplodere le note più esplicitamente folli e apertamente brillanti.

Volutamente manca dallo spettacolo un approfondimento di sentimenti e personaggi, quest’ultimi costretti all’interno di “maschere teatrali” estremamente superficiali, un’assenza che emerge nel testo e costringe la messa in scena ad adattarvisi, forse anche per la oggettiva difficoltà di far convivere sullo stesso spazio una serie ampia di stati d’animo e caratteri.

Interessante il taglio drammaturgico con cui la Delle Piane riesce a trasformare ogni drammetto in un microspettacolo completo in ogni sua parte. E complessivamente riuscita è anche la scommessa della Tosse, qui al suo debutto, di affidare un compito comunque complesso a tre registi e quattro attori giovani e interessanti.
In scena fino al 6 aprile.

Adagio
di Emanuelle Delle Piane
traduzione: Marco Cappelletti e Emanuelle Delle Piane
regia: Yuri D’Agostino, Elisa D’Andrea, Elisabetta Granara
scene: Paola Ratto
costumi: Daniela De Blasio
luci e fonica: Matteo Attolini
costruzioni: Carlo Garrone
con: Sara Cianfriglia, Mauro Lamantia, Aldo Ottobrino, Sarah Pesca
produzione: Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
si ringrazia Fondazione Bogliasco

durata: 1h 15′
applausi del pubblico: 1′ 55”

Visto a Genova, Teatro della Tosse, il 29 marzo 2014
Prima assoluta


 

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