Quotidiana.com: i nostri tre capitoli per una buona morte. Intervista

L'anarchico non è fotogenico
L’anarchico non è fotogenico

“L’identità politica del nostro teatro è la costante in una ricerca estetica e di linguaggio che procede nell’essenzialità, mai nel rifiuto, della parola. Un teatro che vuole amplificare lo sgomento di questo nostro esistere, affrontare le cose da un punto di vista scomodo, a partire da ciò che non è considerato corretto nemmeno pensare”.

La nostra videointervista di oggi è dedicata ad approfondire il teatro di Quotidiana.com, ossia di Roberto Scappin e Paola Vannoni, che a Kilowatt 2015 presenteranno oggi “Io muoio e tu mangi”, secondo capitolo della nuova trilogia sul tema dell’eutanasia “Tutto è bene quel che finisce bene (tre capitoli per una buona morte)”, composta da “L’anarchico non è fotogenico”, del 2014, “Io muoio e tu mangi” e “Lei è Gesù” di quest’anno.

Il teatro di questa compagnia, formatasi nel 2003 a Rimini, si è fatto notare da pubblico e critica per la precedente “Trilogia dell’inesistente”, nutrendosi di un teatro minimalista formato da aforismi e battute ai limiti del paradosso, interrotti solo da piccoli gesti.

Con Roberto Scappin e Paola Vannoni, reduci dalle ultime edizioni di Primavera dei TeatriInequilibrio, definiremo meglio oggi il loro lavoro, alla ricerca delle motivazioni che portano la coppia a proporre un teatro così particolare.

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