Next, il meglio del teatro lombardo per la prossima stagione

Eva con Federica Fracassi per Next|Alice Underground al Teatro dell'Elfo per Next|In-boscati (Scarlattine Teatro) al Teatro dell'Elfo per Next
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Alice Underground al Teatro dell'Elfo per Next
Alice Underground al Teatro dell’Elfo per Next (photo: Mario Bianchi)
La scorsa settimana tre importanti teatri milanesi (l’Elfo Puccini, il Franco Parenti e il Teatro dell’Arte) hanno ospitato Next, laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo lombardo.
Il progetto, di sostegno alla produzione teatrale lombarda, è realizzato dall’Agis, e promosso e sostenuto dall’assessorato all’Istruzione, formazione e cultura della Regione Lombardia, e da tre anni non era più stato programmato.

La nuova edizione di Next ha presentato per tre giorni assaggi di mezz’ora dei progetti produttivi di 40 fra teatri e compagnie lombardi, dando così occasione, ai molti operatori venuti da tutta l’Italia e non solo, di assistere ad un’anteprima assoluta del meglio della produzione regionale del prossimo anno.

L’iniziativa ha previsto anche tre momenti di approfondimento, la presentazione del sito cercaculturaweb.it, esperienza di scambio culturale tra le scuole di teatro europee, un approfondimento sulle esperienze di teatro ragazzi in Europa e una riunione plenaria del tavolo della danza.

Ma “Next” è stata soprattutto una ghiotta occasione per vedere da vicino la ricchezza e la varietà del teatro lombardo, declinato in tutte le sue diversissime direzioni, dalla prosa più classica alla performance più estrema sino alla danza.
Ne è venuto fuori un panorama del teatro lombardo denso di progettualità, che avevamo già evidenziato parlando di Luoghi Comuni, il festival delle residenze svoltosi a Bergamo nel marzo scorso.

Anche dopo Next la sensazione è di aver percepito, pur in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, accanto alla caparbietà produttiva di molte realtà da anni operanti sul territorio, anche e soprattutto una grande voglia di mettersi in scena e di sperimentare linguaggi da parte di molti nuovi protagonisti.

In-boscati (Scarlattine Teatro) al Teatro dell'Elfo per Next
In-boscati (Scarlattine Teatro) al Teatro dell’Elfo per Next (photo: Mario Bianchi)
Ciò appare chiarissimo nel comparto della danza. A Milano abbiamo infatti visto misurarsi negli spettacoli di Danzarte, Milano Oltre, Susanna Beltrami, Ariella Vidach e di Uovo Performing Art moltissimi giovani danzatori che, da soli o sotto la guida di maestri, hanno offerto performance di ottimo livello, in un panorama impensabile sino a pochi anni fa.

La cosa è evidente anche negli spettacoli di teatro di ricerca, dove abbiamo potuto notare la presenza di gruppi ben strutturati in perenne viaggio di nuove dimensioni come BabyGang, llinx officine artistiche, o Animanera, compagnie che vogliono indagare i fenomeni sociali del nostro tempo e le identità perdute delle nuove generazioni.

Le nuove generazioni di teatranti le abbiamo viste entusiasticamente in scena anche in progetti di strutture già consolidate come il C.T. B., che le mette in contatto con la tragedia greca attraverso la guida del duo Bucci-Sgrosso o come Pandemonium con Giufà, dove in scena sono ragazzi extracomunitari, o con Quelli di Grock, che inventano a modo loro il Goldoni de “La trilogia della villeggiatura” con il meglio dei loro allievi.

Nella tre giorni milanese abbiamo vissuto la bellissima situazione, come del resto accade anche negli altri Paesi, di essere partecipi di un mondo teatrale  che ha abolito finalmente tutti gli steccati. Accorciando le distanze tra il maestro Scaparro, che presentava per il Carcano “La coscienza di Zeno” con Giuseppe Pambieri, e Annig Raimondi di Pacta dei teatri, che ci introduceva nel mondo tutto anglosassone del grande Eliot di “Cocktail Party”. In mezzo ci stavano benissimo sia il “Sinceramente bugiardi” di Alan Ayckbourn di Antonio Syxty, allestito per il Teatro Litta, sia la performance ancora gioiosamente criptica delle Moire.

Eva con Federica Fracassi per Next
Eva con Federica Fracassi (photo: Mario Bianchi)
Poi ci sono state le riconferme attorali: Federica Fracassi nel progetto “Innamorate dello spavento” di Teatro i con la regia di Renzo Martinelli diventa una Eva Braun che, nella follia, intreccia la sua storia con quella di Rossella O’Hara, protagonista di “Via col Vento”, il suo film preferito; mentre Maria Pilar Perez Aspa è “Yerma” di Federico Garcìa Lorca, che Serena Sinigaglia ha affidato a Carmelo Rifici.

Il teatro ragazzi ci ha convinto soprattutto quando è uscito dai soliti schemi (ma l’Elfo li ha invasi con la sua godibilissima versione di Alice, disegnata da Ferdinando Bruni), come quando gli Eccentrici Dadarò si sono dedicati ad Alda Merini o Teatro Invito si è cimentato con le imprese sfortunate di Bonatti.

Il versante comico ha avuto diversi sprazzi divertenti con Luna e Gnac, che si e ci sollazza presentandoci in quanti diversi modi si può narrare, cambiando il punto di vista; ma anche con Gioco Fiaba che smonta Sherlock Holmes, e con la Filarmonica Clown che se la prende nientemeno che con Thomas Bernard.
Infine non poteva mancare Shakesperare, anche qui ovviamente strapazzato in modo assai divertente sia dal Franco Parenti che dal Teatro della Coperativa, che come nel suo stile imprime una graffiante contemporaneità.

Ma il momento più entusiasmante dei tre giorni è stato senza dubbio quando Eugenio Monti Colla ha presentato il suo progetto sull’Attila verdiano.
Senza paraventi di sorta le innumerevoli finzioni presenti si sono d’incanto dissolte e la marionette guidate a vista di Ezio, Odabella e del Re degli Unni ci sono sembrati veramente in carne ed ossa, miracolo di un’arte senza tempo.

Insomma, il teatro lombardo è assolutamente vivo e speriamo che la Regione Lombardia, che così poco investe in cultura rispetto ad altre regioni, se ne accorga non solo organizzando Next ma rifinanziando festival e rassegne, molte dei quali rischiano di sparire.
 

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  1. says: Mario Bianchi

    Grazie Mimma per aver manifestato i tuoi legittimi dubbi sull’iniziativa avendola osservata attraverso il tuo particolarissimo punto di vista concentrato come sempre anche sui gangli organizzativi ed economici delle cose che io ho osservato prevalentemente dal punto di vista dei risultati teatrali che ho visto.Il tuo contributo ci aiuta ad approfondire altri aspetti certo non meno importanti su cui Regione Lombardia dovrebbe riflettere.

  2. says: Mimma Gallina

    Caro Mario,
    stavo per scrivere a mia volta sul tema, e il tuo articolo mi mette (sinceramente) qualche dubbio.
    Sei sicuro che sia tutto così meraviglioso, dal punto di vista organizzativo e dei criteri intendo?
    Non credi che il limite (in basso) di 150.000 E nei bilanci per essere ammessi tagli fuori compagnie che proprio da iniziative del genere potrebbero “emergere”? E che l’assenza di tetti in alto (nei bilanci intendo), più che abbattere steccati costringa autorevoli personalità, per niente bisognose di promuoversi, a piegarsi a trailer promozionali per un pugno di dollari?
    Ciao,
    mimma

  3. says: Klp

    Sì, l’indirizzo è corretto ma effettivamente sembra essere ancora inattivo, anzi… proprio inesistente. Attendiamo fiduciosi.

  4. says: Ilaria

    Scusate, ho cercato di consultare il sito che è stato presentato durante Next (www.cercaculturaweb.it), ma non è attivo… L’indirizzo è corretto oppure non è ancora online?

  5. says: Mario Bianchi

    non si poteva parlare di tutto, del progetto assai interessante del resto ne abbiamo parlato già a proposito di kilowatt

  6. says: Magda

    Manca Teatro Magro di Mantova, che ha presentato l’anteprima di SENZA NIENTE 4 – Il Regista…
    Sul palco del Franco Parenti Martedì 20, verso le ore 15.

  7. says: maestri

    Solo una piccola correzione: “In capo al mondo” sull’alpinista Walter Bonatti è produzione di Teatro Invito ma non è da considerarsi teatro ragazzi.
    Grazie